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Chiesa di San Francesco da Paola, Napoli
Napoli 28 agosto 2024

Quante chiese ci sono a Napoli?


Viaggio nella città partenopea alla scoperta dell’incredibile quantità di edifici religiosi, molti dei quali dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità.
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Caterina Vasaturo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Non è solo la città dai mille colori e dalle mille voci, ma anche quella dalle mille chiese. Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto di arte sacra, storia e tradizione, con circa un migliaio di edifici religiosi (450 Patrimonio UNESCO).

Ogni angolo del capoluogo campano ospita un’architettura che sembra raccontare una storia divina, intrecciando il sacro e il profano, ciascuna con le proprie peculiarità, dal maestoso Duomo alle piccole cappelle nascoste.


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Le prime chiese cristiane

Dopo l’editto di Costantino del 313, sorgono a Napoli le prime chiese cristiane.

Tra le più antiche, la basilica di San Pietro ad Aram, seppur trasformata nel tempo, conserva nei grandi sotterranei lo stampo paleocristiano, così come l’abside della chiesa di San Giorgio Maggiore e quello della basilica di San Giovanni Maggiore, con i resti di un preesistente tempio pagano.

Le chiese altomedievali e romaniche

Poche sono, purtroppo, le tracce del periodo altomedievale e romanico. Tra gli esempi gotici più significativi ci sono la basilica di Santa Chiara e il Duomo di Santa Maria Assunta, sebbene sia stato rimaneggiato più volte.

Non meno importante la basilica di San Domenico Maggiore, cui sono stati aggiunti elementi rinascimentali e barocchi, e San Pietro a Majella, che a eccezione del soffitto barocco conserva intatto l’originario aspetto spoglio tipicamente gotico. Nella basilica di San Lorenzo Maggiore si assiste, infine, a una mescolanza di stile gotico francese e francescano, cui seguono ritocchi barocchi.

Le chiese rinascimentali

Alfonso d’Aragona trasforma Napoli in una città rinascimentale, anche se il primo esempio artistico si ha ancora prima del suo arrivo, nella chiesa del Gesù Nuovo, grazie ai legami artistici e culturali con Firenze: tipicamente rinascimentale è, infatti, la sua facciata a punta di diamante. Altro esempio è la chiesa di Santa Maria la Nova e le cappelle a pianta centrale di Sant’Anna dei Lombardi.

La “Città dalle 500 cupole”

È nel XVIII secolo che Napoli conquista il titolo di “Città dalle 500 cupole”. Ammira dall’alto il capoluogo, per esempio dal belvedere di San Martino, e capirai il perché di quest’appellativo.

Dalla basilica di San Francesco di Paola a piazza Plebiscito (ispirata al Pantheon di Roma) alla grande cupola gialla della chiesa di Santa Maria della Sanità, nel Rione Sanità, passando per la Chiesa del Gesù Nuovo (tra gli edifici religiosi più celebri del capoluogo campano), la cupola adornata da piastrelle in maiolica della Chiesa di Santa Maria della Sapienza, e quella distrutta nella Seconda Guerra Mondiale e poi magnificamente ricostruita di Santa Chiara, non hai che l’imbarazzo della scelta!

Visitare in un solo giorno tutte le chiese napoletane è un’impresa impossibile. Ma un ipotetico mini tour di luoghi religiosi può includere quelli citati, con una sosta immancabile a Spaccanapoli, nella cappella Sansevero, per il suggestivo Cristo Velato, realizzato finemente in marmo.

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