Indice dei contenuti
🎄🎄🎄🎄🎄
Si sa che l’atmosfera natalizia rende più felici le persone ma… se fosse anche la certezza di vivere queste festività in modo ecosostenibile a rendere gioiosi noi ed i nostri cari?
Infatti, l’impatto ambientale del Natale è enorme! Solo fra il 24 e il 26 dicembre, viene prodotto il 6% dell’anidride carbonica che ognuno di noi produce annualmente: circa 650 chili di CO2 a testa! L’impatto ambientale del Natale, inoltre, aumenta sempre più, poiché un numero crescente di persone nel mondo lo celebra secondo il modello consumistico, come in Cina.
Fattori inquinanti a Natale
Il consumo alimentare aumenta di circa l’80% nel periodo natalizio rispetto al resto dell’anno, con un significativo impatto ambientale. Inoltre, non va dimenticato che gli sprechi non mancano, dato che generalmente si acquista più cibo di quanto se ne consuma realmente.
Un altro aspetto significativo è quello dei trasporti, infatti ci si sposta di più per raggiungere familiari ed amici con un conseguente consumo di oltre cinquanta chili di CO2 a testa.
Anche le decorazioni natalizie comportano un significativo inquinamento. Si pensi che, ogni anno in tutto il mondo, vengono abbattute decine di milioni di conifere vendute come alberi di Natale. Inoltre, sono decine di miliardi le decorazioni utilizzate e centinaia di migliaia le tonnellate di plastica impiegate per avvolgere i regali. Per ogni chilo di involucri di plastica prodotti, le emissioni equivalgono a circa tre chili di CO2.
Ovviamente, ogni singolo regalo ha un impatto ambientale anche di per sé: ogni capo d’abbigliamento che viene regalato corrisponde a decine di litri d’acqua e metri quadrati di terreno; i piccoli strumenti elettronici causano l’emissione di oltre mezzo milione di tonnellate di gas serra e non va dimenticato anche l’impatto dei regali non desiderati che, insieme a quelli che si saranno rotti, saranno gettati entro marzo!
Leggi anche: LE ORIGINI DEL PRESEPE: STORIA DELL’ANTICA TRADIZIONE DI NATALE
Cosa fare per vivere un Natale ecologico
Grazie a pochi piccoli gesti possiamo però ridurre significativamente l’impronta ecologica di questa festività. Per esempio, per quanto riguarda il cibo, sarebbe meglio comprare da economia locale, ancora meglio se a chilometro zero, cucinare porzioni moderate e acquistare meno confezioni di dolci e gestire correttamente i rifiuti organici nell’umido.
Riguardo agli spostamenti e ai viaggi, meglio sfruttare i mezzi di trasporto meno inquinanti, come il treno invece dell’automobile. Anche i mezzi pubblici ed il car-sharing sono due buone idee per diminuire le emissioni pro capite.
Ridurre le decorazioni luminose è consigliabile, anche per fare fronte ai costi energetici, prediligendo le accensioni con timer.
Gli addobbi possono essere ovviamente riutilizzati anziché gettati e, se si hanno quelli degli anni precedenti, perché non usarli? Oppure largo al fai da te con decorazioni di carta, feltro, tessuto, pigne, rami e decorare con biscotti e altri elementi edibili.
Per gli acquisti, meglio meno doni più di qualità, in modo che durino nel tempo. Suggerimento potrebbero essere oggetti eco-friendly, adozioni di animali a distanza, tessere prepagate, oggetti fai-da-te, biglietti per eventi, del tempo passato insieme; i doni indesiderati non andrebbero buttati ma regalati ai bisognosi.
Per i pacchetti via libero al riutilizzo della carta e dei fiocchi dello scorso anno, o in caso usare confezioni e fiocchi di carta. Consigliabile anche evitare di mandare cartoline natalizie per ridurre l’impatto ambientale, di ben cinque chili di anidride carbonica a testa.
Vedrete che seguendo questi piccoli accorgimenti il Natale risulterà più sostenibile e noi più felici!