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Ai piedi del Monte Summano, nella zona prealpina in provincia di Vicenza, lungo un percorso naturalistico ciclo-pedonale inserito all'interno del programma dei “Cammini Veneti – Fogazzaro Roi”, si trova un antico borgo rurale denominato “Le Lujare” costruito alla fine dell'Ottocento.
Tra storia e paesaggio, circondato dal Torrente Astico, il Borgo delle Lujare è stato rifugio per i soldati, durante la Grande Guerra, per poi diventare posto di ristoro nel dopolavoro degli operai dell'allora florida Lanerossi di Piovene Rocchette.
Il Borgo si articola in due strutture, la prima composta da quattro edifici con corte interna, di cui il principale, caratterizzato da un ampio portico con colonne in pietra locale e sviluppato su due piani fuori terra, era adibito a residenza, mentre gli altri tre erano rispettivamente un magazzino con sovrastante abitazione, una cantina e una stalla con legnaia.
La seconda struttura, che dista circa trenta metri, era adibita a residenza e suddivisa in due unità immobiliari disposte sui due piani, oltre alla soffitta.
Il restauro del 2015 ha modificato la loro originaria destinazione: gli edifici a corte sono ora un ampio RISTORANTE sviluppato su due piani, con adiacenti una SALA CONFERENZA con BAR, e un alloggio per l'eventuale proprietario o custode; la seconda struttura è ora un ALBERGO.
Le strutture ricettive del Borgo, che per la sua posizione e conformazione garantisce molta privacy, si rivolgono sia a turisti interessati alle escursioni locali e al percorso culturale Fogazzaro – Roi, sia a lavoratori e professionisti legati alle Forge di Velo d'Astico, che distano pochi chilometri a nord.
E' presente un ampio parcheggio privato, con quaranta posti auto e stalli per le motociclette, completamente videosorvegliato. Negli spazi esterni a servizio delle strutture infatti sono presenti 15 telecamere collegate ad un servizio di sicurezza.
Il progetto è stato sviluppato nei minimi dettagli sia per quanto riguarda gli spazi, che si articolano tra loro nel rispetto dei luoghi e del paesaggio, sia per quanto riguarda gli impianti tecnologici studiati per rendere le strutture autonome dal punto di vista energetico.
La struttura alberghiera, articolata in ampi spazi adibiti all'accoglienza e ristoro al piano terra, con otto camere disponibili, arredate e curate nei minimi dettagli, ai due piani superiori, ha una classificazione energetica A3; è dotata di impianto fotovoltaico da 6kw per la produzione di energia elettrica, di impianto solare termico per il riscaldamento a pavimento e per l'acqua calda sanitaria, di un impianto di climatizzazione e un impianto per il recupero delle acque piovane con accumulo da 10.000 litri collegato, attraverso un sistema di filtri e pompe, a tutti gli sciacquoni dei wc ed elettrodomestici. Tutta la struttura sfrutta illuminazione a led e sistemi domotici per il controllo dei consumi energetici ...