Officina Immobiliare in collaborazione con MB Immobiliare di Bozzarelli Maurizio, propone in vendita a Civo, in località Acquamarcia, a pochi minuti d'auto da Morbegno, rustico da ristrutturare con terreno. Soluzione da ristrutturare e convertire in residenziale, disposta su due livelli, oltre al piano seminterrato dove troviamo due cantine. L'acquirente avrà la possibilità di beneficiare dei vantaggiosi incentivi fiscali sulle ristrutturazioni. Alla proprietà è annesso un terreno di proprietà. Per info anche presso i nostri uffici, a Morbegno (SO) in Piazza III Novembre n. 1 oppure a Colico (LC), in Via Nazionale n. 35. Classe Energetica: G
Civo è un comune unico nella provincia di Sondrio. Non è costituito, infatti, da un nucleo centrale circondato da frazioni, ma da una costellazione, da un intarsio di centri, certamente non di uguale dimensione ed importanza, anche storica, ma privi di un vero e proprio baricentro.
Tredici campanili, potremmo dire, disseminati su un territorio di straordinaria varietà, suggestione storica e bellezza naturale, sul limite orientale della solare Costiera dei Cech. Partendo dal basso, Santa Croce, Civo, Serone (sede amministrativa), Vallate, Naguarido, Chempo, Caspano, Bedoglio (dal dialettale “bedoia”, betulla), Cadelpicco, Cadelsasso e Regolido, a descrivere un arco ideale da ovest ad est, dai primi rialzi sopra la piana dell’Adda alla splendida conca di Dazio; ma poi, ancora, in posizione eccentrica rispetto a questo arco, verso nord-ovest, Roncaglia e Poira; ed, infine, oltre il limite orientale della Costiera dei Cech, sulla soglia occidentale della Val Masino, Cevo.
Tredici campanili e quattordici centri (Vallate non ha un campanile proprio). Ciascuno con una propria storia da raccontare, illustre o modesta che sia. Disseminati fra vigne, prati, castagneti, come, in antico, si disseminarono quei Franchi che, calati dallo Spluga intorno al 770 per combattere i Longobardi, diedero il nome alla Costiera che costituisce la porta di nord-ovest della Valtellina (anche se qualcuno vuole far derivare Cech da “ciechi”, con riferimento ad una certa resistenza alla conversione al Cristianesimo che le popolazioni di questa zona avrebbero mostrato).