vincenzo romano

Penso alle case da tutta la vita e precisamente dal 25 luglio 1977 e dentro di me sapevo che prima o poi sarei finito nel mestiere. Mi diplomai come geometra ma non erano le misurazioni che volevo fare, forse architettura mi sarebbe potuto piacere ma avevo più voglia di lavorare che di studiare così feci altro fino a che nel 2004 arrivò la mia vera opportunità e la colsi al volo.
Cercavano un agente immobiliare in una piccola agenzia e io pensai ecco questo è esattamente quello che voglio fare, visitare case e valutarle, incontrare persone che mi parlano di case, ammirarne il design, lo stile, l’architettura insomma pensai a tutte quelle cose e realizzai che quella poteva essere la mia carriera; così presi il toro per le corna mi rimboccai le maniche e incominciai a darmi da fare.

Era tutto bellissimo ed apparentemente molto semplice e remunerativo. Lo ammetto non andò subito bene anzi all’inizio pensai di non essere tagliato per via del fatto che non vendevo e non riuscivo a farmi un portafoglio clienti…però non c’è mai stato un secondo in cui ho pensato di cambiare aria.

Il lavoro mi piaceva e mi faceva stare bene così mi rimboccai le maniche e affinai le tecniche, imparai da chi era più bravo di me, conseguii il patentino di agente immobiliare studiando come non avevo mai fatto in vita mia. Nutrivo il mio sogno e la notte prima di dormire pensavo agli appuntamenti fatti durante la giornata e a chi avrei potuto chiamare il giorno dopo insomma dormivo poco ero troppo elettrizzato.

Sono passati molti anni da allora e l’entusiasmo si è trasformato in consapevolezza e organizzazione. Ho lavorato negli ultimi 16 anni per le due real estate più titolate al mondo, ho collaborato con decine di colleghi, ho avuto la fortuna di vedere migliaia di case e ne ho vendute centinaia insomma ne ho accumulata di esperienza ed ora eccomi qui, con la mia agenzia immobiliare…chi l’avrebbe mai detto.

Lo ammetto, quelle prime notti da neo agente immobiliare a letto con gli occhi sbarrati avevo un sogno ma oggi posso dire di essere andato addirittura oltre.