Dreizimmerwohnung Acquada, Zogno

ZognoACQUADA
€ 95.000
3 Zimmer
95 m²
1 Badezimmer
Etage 2
Nein Aufzug
Balkon
Anzeige aktualisiert am: 22.05.2024
Beschreibung
In zona ben esposta e servita da tutto, in piccola palazzina di sole tre unità familiari, proponiamo appartamento a piano secondo composto da ingresso, cucina abitabile, grande soggiorno con camino, disimpegno, camera matrimoniale, cameretta, ripostiglio, bagno con vasca e box doccia e due balconi. Più soffitta. Possibilità box. Termoautonomo.

Zogno è un comune italiano di 8 617 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo.
Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km), il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Il paese si trova inoltre ai piedi del versante nord del Canto Alto e orientale del Monte Zucco.
La villa zognese, che dal 1985 ospita la Biblioteca Comunale "Bortolo Belotti", venne realizzata nel 1906 per il notaio Ulisse Cacciamali dall'architetto bergamasco Giovanni Barboglio, autore a Zogno anche di edifici pubblici e della vecchia scalinata alla parrocchiale, ma più famoso in Lombardia per la costruzione o il restauro di chiese.

Nel 1913 la acquistò Bortolo Belotti, interessato ad avere un punto d'appoggio per affrontare l'impegnativa campagna elettorale per il seggio parlamentare che lo vedeva contrapposto al deputato uscente Egildo Carugati, appoggiato dai liberali di Giovanni Giolitti e dai cattolici. Su richiesta del Belotti, il Barboglio trasformò l'abitazione da civile in signorile, con il recupero del seminterrato e la costruzione di uno studio esterno e di un portichetto. Contemporaneamente, l'ampio prato a sud dell'abitazione veniva trasformato in giardino con alberi pregiati, vialetti e gradinate. La cura della villa e del giardino accompagnò il successo politico di Bortolo Belotti che, da giovanissimo deputato, divenne sottosegretario, ministro e leader della sinistra liberale. L'opposizione al fascismo ne determinò l'allontanamento dalla politica attiva e, quasi come compensazione, Belotti iniziò ad intervenire sul giardino e ad arricchirlo di opere d'arte particolarmente significative. Gli interventi si susseguirono in tre fasi principali. Particolarmente ricca è la prima fase (1928-29) con l'ideazione del Convito dei Grandi Brembani, 11 busti di uomini di grande fama di famiglia originaria della Val Brembana, eseguiti dallo scultore bergamasco Nino Galizzi. Il secondo periodo (1931-33) è contrassegnato dall'edificazione dell'edicola della Madonna, dalle statue dei leoni e del busto del gioppino. Poche, ma sempre interessanti, sono le realizzazioni dell'ultimo periodo (1934-40): la statua della Fede, l'epigrafe "Hyeme et arstate" che richiama il senso del "Saluto dell'ospite" e la lapide tesseca.
Merkmale
Referenz
586336
Vertrag
Verkauf
Art
Wohnung | Gesamtes eigentum | Durchschnittliche immobilienklasse
Fläche
95 m²
Zimmer
3 (2 schlafzimmer, 1 anderes), 1 badezimmer, wohnküche
Etage
2° Etage
gesamte Gebäudestockwerke
3 Stockwerke
Parkplätze (Auto)
1 in lager/garage
Verfügbarkeit
Frei
andere Merkmale
Kamin
Gepanzerte Tür
Balkon
Satellitenfernsehen
Fensterrahmen mit Doppelverglasung / Holz
Kosten
Preis
€ 95.000
Eigentumswohnungskosten
Keine Umlagen
Energieeffizienz
Baujahr
1970
Zustand
Gut
Heizung
Unabhängige heizung, heizkörper, methan betrieben
Energieeffizienzklasse
G199.4 kWh/m² Jahr
Grundriss
Planimetria 1
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