Γκαρσονιέρα via delle Fonti, Bassano in Teverina

Bassano in TeverinaVia delle Fonti
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L'origine del paese è estremamente incerta. La terminazione del nome, derivante dal suffisso aggettivale latino -anus, riporta all'epoca romana e, unita alla radice del nome, ricorda il gentilizio (Bassus) di un personaggio che nella zona possedeva i latifondi: Bassus>Bassanus>Bassano.

Il centro di Bassano in Teverina nasce su uno sperone tufaceo in posizione leggermente arretrata rispetto alla valle del Tevere, della quale sovrasta una parte. La sua posizione, nascosta dai poggi circostanti, non consente facilmente la visibilità di località confinanti come Mugnano, Attigliano, Chia e Bomarzo. Un sistema di avvistamento e di comunicazione doveva però esistere grazie ai poggi Sasso Quadro (m 324 s.l.m.) e Poggio Zucco (m 318 s.l.m.), collegati direttamente a Bassano attraverso antichi percorsi viari e sedi di antichi insediamenti, testimoniati da resti di edifici e di altre costruzioni.

A valle del paese, a non molta distanza dal Tevere, si trova il lago di Vladimonio o lago Vadimone, localmente noto come il "Laghetto", descritto da Plinio il Giovane come "una ruota messa a giacere, con una circonferenza in tutto regolare, di colore più pallido, più verde e più intenso del marino". Oggi quasi del tutto interrato, è periodicamente alimentato da sorgenti sulfuree che vi riversano acque lattiginose, le quali, unitamente alla vegetazione palustre e ai depositi minerali, formano ammassi di una certa consistenza che devono aver suggerito l'idea delle "isole galleggianti" di cui scrissero alcuni autori latini. Ai tempi dei romani il lago, chiamato Lacus Vladimonis, oltre ad essere più ampio, era pure considerato sacro: in prossimità delle sue sponde gli Etruschi compivano riti e feste periodiche, mentre nelle sue acque i Romani immergevano le armi per renderle invitte.

Sorto sulle ultime pendici dei monti Cimini, Bassano rappresentava un punto di passaggio obbligatorio lungo il percorso che da Soriano portava al Tevere ed esercitava anche un'importante funzione strategica sulla valle. Già abitato in epoca etrusca, venne abbandonato durante la dominazione dei Romani, che avevano conquistato tutta la zona circostante ed espugnato il territorio dopo due cruente battaglie: la prima nel 309 a.C., sotto la guida del console Quinto Fabio Rulliano e la seconda nel 283 a.C., con la quale sconfissero definitivamente gli Etruschi ed i Senoni, una popolazione di origine gallica che aveva precedentemente occupato il territorio. Secondo una leggenda, in quell'occasione le acque del fiume Tevere si tinsero di rosso e trasportarono con esse i cadaveri dei nemici fino a Roma, annunciando alla popolazione la vittoria. Una volta impossessatisi del luogo, i Romani, per consolidare l'acquisito dominio sulle genti etrusche e vigilare sulla navigazione tiberina, fondarono su queste colline un castrum, identificato col nome di Castrum Amerinum (si crede sia l'attuale Palazzolo di Vasanello), stando ad una carta topografica realizzata dalla famiglia Mattei nella seconda metà del XVII secolo. Il sito venne recuperato fra il IX e il X secolo quando, sotto la minaccia degli Ungari, tornò ad assumere importanza sia per la posizione facilmente difendibile che per la vicinanza con la via Amerina, strada romana in quei tempi ancora in uso.

Il nome di Bassano in Teverina compare per la prima volta agli inizi del secondo millennio. Secondo la tradizione, la Contessa Matilde di Canossa, proprietaria di vasti possedimenti nel viterbese, avrebbe donato il borgo ed altri luoghi della Teverina al pontefice Gregorio VII nel 1070. A testimonianza di ciò vi è anche una bolla di Innocenzo III risalente al 1212, in cui si asserisce che in quella data tale feudo apparteneva alla Camera Apostolica già da molto tempo. Il paese, dunque, si trovò sempre sotto la protezione della Chiesa, al riparo dagli attacchi dei potenti comuni vicini, soprattutto quello di Orte.

Tra il 1298 il 1377 venne eretto a Comune, ma sempre e comunque alla dipendenza diretta della Santa Sede. Nel 1437 la diocesi di Orte, della quale Bassano faceva parte, venne unita a quella di Civita Castellana. Nel 1527, Papa Clemente VII donò il feudo al nobile napoletano Alfonso Lagne, alla cui morte tornò sotto il governo della Camera Apostolica. Nel 1559, l'insieme fu venduto da Pio IV al Cardinale Cristoforo Madruzzo, al fratello Nicola ed al nipote Fortunato. Un ventennio dopo, il cognato di quest'ultimo, Cardinale Marco Sittico Altemps, acquistò il feudo e ordinò la costruzione di un suo palazzo, ma alla fine del secolo il territorio venne definitivamente riconsegnato nelle mani della Camera Apostolica, che se ne occupò per numerosi altri anni a venire. Nel Seicento sembra che Bassano abbia attraversato un periodo di relativa prosperosità, a giudicare dalle opere pubbliche e da istituzioni economiche come il Banco delle Civitelle, il Monte di Pietà e il Monte della Semenza. Durante il secolo successivo e per parte dell'Ottocento si registrò una calo demografico e un generale dissesto dovuto a lotte intestine tra due opposte fazioni: la famiglia Andreuzzi, i maggiori proprietari terrieri, e i Verga, famiglia emergente il cui capostipite era stato nominato esattore delle tasse. Nel 1929 il comune di Bassano, piuttosto debole e piccolo, fu appoggiato a quello di Orte, per tornare ad essere autonomo solamente nel 1958. Il 25 novembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale, esso subì gravi danni a causa di una tremenda esplosione che squassò la zona: un treno tedesco carico di munizioni in sosta nella sottostante stazione saltò in aria, creando uno spostamento d'aria che sollevò tetti e distrusse muri del vecchio borgo, costringendo la popolazione ad abbandonarlo e rendendolo inabitabile per alcuni decenni.

Da qualche anno il borgo antico risulta essere interessato da una serie di interventi di recupero: sono stati ristrutturati per iniziativa pubblica 31 alloggi ERP per 10.000 m3. Nel 2002 si è provveduto, inoltre, al consolidamento del costone tufaceo su cui poggia gran parte del borgo.
Πληροφορίες
άλλα χαρακτηριστικά
Πόρτα ασφαλείας
Εξωτερική έκθεση
Αυτόνομη εγκατάσταση για τηλεόραση
Επιπλωμένο
Αποθήκη
Εξωτερικά πλαίσια διπλό τζάμι / αλουμίνιο
Χαρακτηριστικά
Κωδικός και Ημ/νία αγγελίας
79606 - 24/04/2024
συμβόλαιο
Πώληση
τύπος
Διαμέρισμα | Ολική ιδιοκτησία | Ακίνητο οικονομικής κατηγορίας
εμβαδό
40 m² - Δες λεπτομέρειες
δωμάτια
1 δωμάτιο, 1 μπάνιο, κουζινάκι
όροφος
Ισόγειο
συνολικοί όροφοι κτιρίου
2 όροφοι
διαθεσιμότητα
Διαθέσιμο
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Έξοδα
τιμή
€ 43.000
Ενεργειακή απόδοση
Έτος κατασκευής
1980
κατάσταση
Πολύ καλή / Ανακαινισμένο
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Αυτόνομη, θερμαντικά σώματα, τροφοδοσία φυσικό αέριο
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