Αποικιακό σπίτι frazione Penna, Terranuova Bracciolini

Antico mulino in vendita alle pendici del Pratomagno tra Arezzo e Firenze, vicino al borgo di Loro Ciuffenna. La proprietà è raggiungibile dalla via Setteponti (Cassia Vetus) che collegava fin dal tempo degli Etruschi le città di Arezzo e Firenze.
Il piccolo borgo si compone di tre fabbricati e si trova a 300 m slm in un pianoro lambito dal torrente Ciuffenna e riparato a nord da un anfiteatro di alture. Questa condizione conferisce al luogo un particolare microclima mitigato d’inverno e fresco d’estate.

DESCRIZIONE DEGLI EDIFICI
Il fabbricato principale (350 mq) è disposto su tre livelli e include al piano terra due i locali destinati a garage, la vecchia sala delle macine, lavanderia e serra. Attualmente in questo edificio sono stati ricavati due appartamenti:
- Appartamento A: soggiorno, cucina, due camere e bagno;
- Appartamento B: soggiorno con terrazzo, cucina, due camere, due bagni e soffitta.

In prossimità del fabbricato principale si trova la dependance (120 mq) divisa in due appartamenti:
- Appartamento C: cucina abitabile, due camere, bagno, cantina e loggiato;
- Appartamento D: soggiorno con cucina, due camere due bagni e terrazzo.

Il terzo fabbricato (120 mq) è vicino all’area in cui è stata ricavata la piscina ed al piano terra ci sono dei locali in cui sono presenti una sauna, spogliatoi, depositi e un loggiato, mentre al primo piano trova posto un appartamento:
- Appartamento E: cucina abitabile, due camere, due bagni, loggiato e terrazza.

Tra i due fabbricati più piccoli è presente un piccolo deposito (16 mq) per gli attrezzi.

ESTERNI
Il compendio immobiliare include terreni in un corpo unico di circa 2,8 ettari che include una piscina 10 × 5 m circondata da un ampio solarium con pergolato.

Nel terreno che circonda i fabbricati sono presenti circa 300 piante di olivo ed ampie radure che arrivano fino al fiume da cui in passato, attraverso una derivazione, veniva veicolata per essere accumulata in una gora che era presente in adiacenza al mulino e di cui è ancora visibile l’imbocco verso la sala della molitura in cui l’energia meccanica dell’acqua veniva utilizzata per far girare le macine.