Piso de tres habitaciones a reformar, planta baja, Centro, Meina

Meina
  • € 74.000
  • 3
  • 106
  • 1
  • No
Descripción
Meina, in condominio mi piccole dimensioni, appartamento di mq. 104 al piano terreno, composto da ingresso, corridoio soggiorno, camera, cucina abitabile, bagno, ampio ripostiglio e studio. Completa la proprietà un giardino di uso esclusivo ed una cantina al piano interrato.
L'immobile necessita di un ammodernamento e nuova disposizione degli interni.

Occasione.
Euro 74.000,00

Per info:
F.Mirco 342.5536792

Da Meina, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore, e da qui al passo del Sempione (lat. Summo Plano).

Situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Meina faceva parte sin dal Medioevo della Comunità del Vergante, avendo sottoscritto nel 1389, assieme al comune di Lesa, gli Statuti del Vergante approvati dall'Arcivescovo Antonio da Saluzzo.

Il comune segue dapprima direttamente le vicende del Ducato di Milano fino alla metà del XV secolo quando Filippo Maria Visconti concede la proprietà di Meina, Lesa e del Vergante a Vitaliano I Borromeo.

Meina segue quindi la storia dei Borromeo conti d'Arona.

Nel 1748, con il trattato di Aquisgrana che pone fine alla guerra di successione austriaca, Carlo Emanuele III di Savoia ottiene l'alto novarese che entra così nel Regno di Sardegna.

Alla fine del XVIII secolo la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo.
Dal 1805 Meina, nel Dipartimento dell'Agogna, è parte del Regno d'Italia napoleonico.

Alla caduta di Napoleone, come tutto il Vergante, Meina torna a far parte del Regno di Sardegna, infine del Regno d'Italia nel 1861.

Ghevio, già comune autonomo, è aggregato a Meina nel 1928[4].

Tra il 15 e il 23 settembre 1943, il paese di Meina è stato teatro della strage di sedici ebrei italiani provenienti dalla Grecia compiuta dalle SS naziste nell'Hotel Meina di proprietà di Alberto Behar, cittadino turco di origine ebraica.[5][6] A ricordo dell'eccidio, nel 2015 furono posate le pietre d'inciampo all'imbarcadero, vicino al luogo dove un tempo sorgeva l'hotel Meina. Il più recente libro che documenta tali avvenimenti è stato pubblicato nell'agosto 2023, in occasione dell'ottantesimo anniversario della strage (Meina settembre 1943. Stragi, occultamenti e amnesie, Alberti editore).
Attestata in Meina sin dal XVI secolo è la nobile famiglia aronese dei Luatti (o Lovati), oggi estinta, proprietaria di un antico palazzo in via Fabbriche.

Sin dall'Ottocento, Meina è stato luogo di villeggiatura di importanti famiglie, in particolare dei nobili novaresi Cacciapiatti, Fossati de Regibus e Faraggiana. Altre famiglie notabili, il cui nome è stato o è tuttora legato al possesso di palazzi, ville o edifici storici meinesi sono: Cotti Piccinelli, Cumbo, Bedone, Bonomi, Bossi, Faraone, Favini, Galli, Gatti Grami, Lorenzini, Luoni, Minazza, Mondadori, Pernot, (de) Savoiroux.[7]
Información
otras características
Exterior
Acceso para discapacitados
Instalación tv centralizada
Trastero
Jardín privado
Carpintería exterior de vidrio/madera
Características
Referencia y fecha del anuncio
FM288V - 15/04/2024
contrato
Venta
tipología
Piso | Propiedad completa | Tipo de inmueble medio
superficie
106 m² - Ver detalle
habitaciones
3 (2 dormitorios, 1 otro), 1 baño, cocina independiente
planta
2 plantas: Sótano, Planta baja, con acceso para discapacitados
total de plantas del edificio
2 plantas
disponibilidad
Libre
otras características
Exterior
Instalación tv centralizada
Trastero
Jardín privado
Carpintería exterior de vidrio/madera
Costes
precio
€ 74.000
Eficiencia energética
año de construcción
1960
estado
Para reformar
calefacción
Individual, por radiadores, de metano
certificación energética
Pediente de certificación
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