Maison mitoyenne via La Pastora 32/b, Cerasolo, Coriano

CERASOLO - Ultima villetta centrale di nuova costruzione, centrale e libera su 2 lati, con ingresso indipendente e scoperto privato; a scelta dell'acquirente, potrà essere consegnata finita "chiavi in mano" oppure allo stato attuale di "grezzo avanzato". L’unità immobiliare è disposta su tre piani con ingresso da vano scala esterno porticato, è composta al piano rialzato da ingresso su soggiorno dotato di portafinestre che si affacciano sul giardino privato retrostante, disimpegno, camera letto matrimoniale con porticato ed affaccio sul giardino retrostante privato, camera letto singola con balcone, bagno finestrato; al piano sottotetto da ampio vano openspace finestrato e terrazzo con vista su giardino privato; al piano seminterrato da garage doppio, bagno, rip/lavanderia, ampio vano ad uso taverna con angolo cottura e zona caminetto, corte esterna pavimentata ad uso parcheggio privato e giardinetto privato con piante.
Consegna al finito in max 3 mesi. CERASOLO: è una frazione di 1500 abitanti del comune di Coriano, al confine con San Marino.
Suggestivo il panorama sulla riviera riminese e sulla Repubblica di San Marino.
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, contenente pregevoli opere d’arte, tra cui Madonna con Bambino della Scuola Romagnola del sec. XVI ed un organo del XVIII sec. Il castello era fuori dalla giurisdizione degli arcivescovi di Ravenna, ed apparteneva al Comune di Rimini. La costruzione di Castrum Ceresolo risale al 1200 e le sue vicende dei primo ventennio del 1300 sono legate alla guerre tra i guelfi (capeggiati da Pandolfo Malatesta) e ghibellini conti di Montefeltro).
Gli scontri sono un susseguirsi incessante di assalti, devastazioni e rappresaglie: furono i ghibellini che riuscirono ad espugnare e distruggere completamente il castello. La ricostruzione fu opera di Galeotto Malatesta nei 1380; la proprietà restò dei Malatesta fino al 1469, anno in cui fu occupato dalle Santa Sede e da Federico da Montefeltro poi.
Nel 1504 il castello fu occupato dai Veneziani, ed il provveditore Malipiero ci fornisce questa descrizione: "Castello lontano da Arimino miglia 4 quale è in colline, circunda de muro alto passo 8, senza fosse, volgi passa 110, nel quale habita 3 poveri huomini in tempo di pace, de li quali uno è vicecapitano. In tempo de guerra. tutti gli homini de la lurisdictione sua se reduno in quello. Ha una porta.". Oggi sono visibili i resti dell'antica costruzione, incorporati nelle abitazioni costruite successivamente, poggianti sulla restante cinta muraria.
Oggi è un importante centro industriale corianese e riminese, è prevalentemente un insediamento di industrie note a livello nazionale e diverse attività artigianali in particolare del legno, del ferro, della ceramica e della terra cotta e diversi centri commerciali.