Vila familiar Lungomare Fata Morgana 342, Tonnarella, Mazara del Vallo

Situata in una delle zone costiere più belle e ricercate della città, oltre che a poca distanza dal centro abitato, questa preziosa villetta sorge proprio a due passi dal mare, la cui bellezza e i colori possono essere ammirati dalla confortevole area esterna antistante.
La proprietà è caratterizzata da una spaziosa e luminosa zona living, in cui troviamo un comodo soppalco che aggiunge ulteriore spazio fruibile. Qui, due ingressi conducono al giardino posto sul retro che garantisce un ottima privacy e tranquillità.
Attraverso un corridoio molto luminoso raggiungiamo le tre camere da letto (tutte dotate di finestra con vista mare) ed i due bagni con doccia.
Un immobile ideale come residenza estiva ma anche ad uso investimento come casa vacanza.

Mazara del Vallo grazioso Comune in provincia di Trapani, attraversato dai fiumi Mazaro e Arena, per la sua posizione strategica fu contesa fin dall’antichità tra Greci, Elimi, Fenici, Cartaginesi e Romani.
Dominata dagli Arabi dal 827 e conquistata dai Normanni dal 1072 presenta i tratti tipici di entrambe le dominazioni. Il quartiere a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah, è caratterizzato da stradine strette, vicoli e cortili. Sotto la dominazione normanna la città fu poi circondata da possenti mura e munito di un castello. Il conte Ruggero d’Altavilla ne fece il suo soggiorno prediletto e nel 1093 vi fondò il vastissimo vescovado, edificò la cattedrale dedicata al SS. Salvatore e nel 1097 riunì a Mazara il primo Parlamento Siciliano.
La città si affaccia sul Canale di Sicilia, il clima è caratterizzato da una ventilazione continua di tipo orografico con un vento che si alza puntualmente alle 11.00 per calare verso le 19.00 questo fa sì che Mazara del Vallo sia un sito ideale per tutti gli sport velici; infatti la località risulta meta di appassionati di kite e windsurf provenienti da tutto il mondo.
Assolutamente da non perdere la visita al museo del Satiro danzante, statua di bronzo attribuita allo scultore greco Prassitele, venuta alla luce l’alba del 4 Marzo 1998 quando Capitan Ciccio se la ritrovò impigliata tra le reti durante una battuta di pesca