ParcoImmobiliare propone in vendita in stabile degli anni 60 trilocale sito al primo piano con ascensore.
Composto da ingresso due camere e cucina abitabile e bagno.
Completa la proprietà la cantina di pertinenza e la soffitta.
Per info:
Marco Balistreri; 335.56.19.480
l territorio di Borgata Parella ha ospitato a partire dal ’500 numerose cascine. Alcune sono ancora oggi attive, quali Il Mineur, Il Cascinotto, Le Grange-Scott e Il Berlìa. Il nome della borgata deriva da Il Parella, cascina non più esistente dei conti canavesani San Martino di Parella. Altro toponimo parlante è la Pellerina (via, canale e parco), che corrisponde all'antica via Pellegrina, tratto Rivoli-Torino del percorso di pellegrinaggio noto come via Francigena. Tra i fatti curiosi va citata la presenza nel 1556 del veggente Michael de Nostradamus, che alloggiò presso la cascina Morozzo. Nella stessa zona, lungo l’attuale corso Appio Claudio, sorse nel 1765 la stazione sperimentale idraulica di Francesco Domenico Michelotti.
Con il Piano regolatore del 1908 Torino sancì un ulteriore sviluppo urbanistico. Nel 1911 si eresse la nuova cinta daziaria e si tracciò via Pietro Cossa. In questa zona la città assumeva denominazioni diverse; la più nota è Tesoriera, cosi detta per la lussuosa villa edificata a inizio ’700 da Ajmone Ferrero di Borgaro, tesoriere del Re, al centro dell'omonimo parco. Altre denominazioni erano: Lionetto, Basse di Dora, Pellerina, Porta Rossa.
Le prime vie sorsero nel 1906: via Salbertrand, Exilles e Gravere. Nel 1921 tra corso Altacomba (ora corso Svizzera), corso Francia e il confine con Collegno e la Dora risiedevano poco più di 900 persone. Negli anni Venti il quartiere fu invaso dall’espansione industriale, che in pochi anni ne stravolse la cultura contadina. Una specifica norma vieta di edificare lungo le vie Lessona e Servais per tutelare il terrazzo morenico che sovrasta l'alveo della Dora. Del 1955 sono gli edifici multipiano di corso Monte Grappa.