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Affittare un immobile comporta delle spese e delle regole da seguire.
Oltre alle mensilità di caparra, all’eventuale provvigione dell’agente immobiliare esperto incaricato dal locatore, e alla corresponsione anticipata dell’affitto del mese entrante, chi si accinge a cambiare casa e prendere in affitto un nuovo appartamento deve tenere in considerazione tutte le spese accessorie che sarà chiamato a pagare durante il proprio periodo di permanenza.
A fronte dei numerosi casi di mancato pagamento del canone di locazione (in Italia, solo nel 2016, sono state presentate più di 158mila richieste di sfratto, di oltre 61mila provvedimenti sono stati effettivamente emessi e 35mila eseguiti) derivanti da difficoltà economiche comuni, però, i proprietari degli immobili sono ormai propensi a richiedere garanzie tangibili che vadano, da un lato, a coprire una mancanza di reddito dimostrabile attua a garantire il corretto pagamento del canone, e dall’altro ad aggiungere sicurezza nel rapporto contrattuale locatore-locatario.
A questo proposito, l’affittuario può fare riferimento a diverse forme di garanzia a supporto della credibilità della sua posizione economica.
Mentre la fideiussione bancaria e quella assicurativa rappresentano alternative economicamente più o meno impattanti, la presenza di una persona fisica che funga da Garante ufficiale, figurando all’interno del contratto di locazione è, ove possibile, la scelta più semplice e priva di costi.
Affitto con garante: come funziona?
Così come riportato nel Codice civile, è detto Garante o Fideiussore “colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui”.
Nel caso di un contratto di locazione, il garante altro non è se non quella persona che interviene economicamente solo nel caso in cui l’affittuario risulti moroso per una o più mensilità; una forma di rassicurazione per il proprietario dell’immobile che saprà a chi rivolgersi per le problematiche legate al pagamento del canone d’affitto da parte dell’inquilino.
Solitamente, si ricorre alla figura del fideiussore quando i documenti reddituali dell’aspirante conduttore, portati a garanzia, non risultano idonei a coprire il canone concordato con la proprietà.
È il caso, ad esempio, degli studenti che, non avendo un’entrata fissa ma necessitando di un appartamento in cui appoggiarsi nel periodo universitario, ricorrono alla figura del genitore o di un parente.
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Che documenti servono per fare da garante per un affitto?
Il garante figura a tutti gli effetti nel contratto di locazione, in un articolo finale che ne disciplina gli obblighi e gli oneri.
Perché una persona possa essere nominata Garante, non è necessario che presenti alcun vincolo di parentela con l’affittuario; basterà che si presenti alla firma del contratto con un documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.