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Progettata nel 1987 da Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina, la lampada Tolomeo di Artemide è la lampada più venduta di tutti i tempi, uno di quegli oggetti cult che ha scritto la storia del design italiano.
Per capire la sua portata e la sua popolarità, basta guardare alla nostra postazione di lavoro, in ufficio o in casa, e scoprire di averne una. Una lampada democratica, alla portata di tutti, che grazie al suo design si può spostare, alzare, allungare, avvicinare per illuminare qualsiasi punto della scrivania, anche grazie alla testa che si può ruotare nello spazio a 360 gradi.
Vediamo come è nata questa lampada-capolavoro.
Come nasce la lampada Tolomeo di Artemide
È il 1987 quando Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina mettono a segno uno degli oggetti più facilmente riconoscibili e di maggior successo del design made in Italy.
Stiamo parlando della lampada Tolomeo, prodotta da Artemide, una delle aziende più importanti nel settore dell’illuminazione.
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Fin dalla sua nascita, la Tolomeo diventa la lampada più venduta di sempre, il 12 aprile 1989 vince il premio Compasso d’Oro, il premio “Nobel” del design, “per il recupero di una immagine tradizionale unitamente all’alto contenuto tecnologico e prestazionale”, cita la motivazione della giuria di allora, e diventa la lampada da ufficio per eccellenza.
Perché Tolomeo è la lampada più venduta di sempre?
La Tolomeo è la lampada di Artemide più venduta di sempre. Il perché non lo sa neanche il suo autore, l’architetto Michele De Lucchi, ma cerchiamo di sintetizzare alcune delle sue caratteristiche vincenti.
Tolomeo è una lampada democratica, cioè a costo contenuto, quindi è un oggetto che chiunque può mettersi in ufficio o in casa.
Punto due: Tolomeo è una lampada leggera, pratica, snodabile, resistente, realizzata in alluminio, che si adatta allo spazio e segue i nostri movimenti grazie ai bracci mobili.
Si può spostare, avvicinare, direzionare, inoltre è una lampada che si può agganciare a un piano, anche senza una base, quindi occupa pochissimo spazio e non ingombra.
La sua forma sembra una canna da pesca e si ispira alle lampade a molla, come la celebre Laska Norris, ed è caratterizzata da una serie di tiranti che la tengono sempre in equilibrio.
Il suo nome, Tolomeo, è stato deciso da Ernesto Gismondi, fondatore di Artemide, la sera prima del Salone del mobile di Milano, e cita il celebre astronomo, matematico e geografo fisico vissuto ad Alessandria d’Egitto nel secondo secolo dopo Cristo.
*Immagine in alto – Credits to Pinterest