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È il 1972 quando Franco Mello e Guido Drocco progettano Cactus, l’appendiabiti scultoreo più celebre e rivoluzionario della storia del design, prodotto da più di mezzo secolo dall’azienda Gufram.
Un complemento di arredo radicale, pop, che con la sua silhouette ludica a forma di pianta grassa dà un twist di modernità agli spazi domestici e ci strappa un sorriso.
Com’è nato l’appendiabiti Cactus di Gufram
In una nebbiosa giornata del 1972, a Torino, un po’ per rifuggire dal grigiore climatico, Guido Drocco disegna un oggetto dalla forma esotica tipica dei paesaggi desertici e caldi.
Nasce Cactus, l’appendiabiti pop e coloratissimo che porta una ventata di gioia e spensieratezza nelle case. Un oggetto provocatorio e decorativo che con la sua potenza comunicativa conquista subito gli italiani.
Un accessorio oggi venerato e desiderato come simbolo del design radicale, di libertà creativa e di forza espressiva.
Com’è prodotto l’appendiabiti Cactus
Realizzato in gommapiuma, Cactus è prodotto da Gufram con bugne modellate a mano e verniciate come pezzi d’arte. Per produrre un esemplare ci vogliono dalle quattro alle sei settimane, quindi è da considerarsi un prodotto al pari dell’alto artigianato, ma realizzato in serie su scala industriale.
Proposto inizialmente in verde, come citazione del mondo vegetale cui si ispira, Cactus nel tempo è stato proposto in tantissimi colori, dai neutri ai toni super sgargianti.
Cactus: evoluzione di un’icona
Cactus nelle decadi è stato protagonista di numerose rivisitazioni ed edizioni speciali. La più recente è Cactus The Invisible Spectrum, un’edizione limitata in soli 365 pezzi, disponibile per un anno soltanto, nelle tre varianti Ultraviolet, Gammablue e Infrared, ispirate alla gamma di lunghezze d’onda ottiche che normalmente sono impercettibili all’occhio umano.
*Immagine di copertina – Credits to grufram.it