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Quando si pensa che i soli nemici delle tende da sole siano i raggi UV o gli agenti atmosferici ci si sbaglia. Anche le muffe possono essere un problema serio in grado non solo di danneggiare i tessuti ma anche per la salute delle persone.
Come si forma la muffa sulle tende da sole
In condizioni di umidità critiche, dovute sia al tempo che ai lavaggi, quando per esempio si avvolge una tenda non perfettamente asciutta, allora ci sono le condizioni ideali per la proliferazione di muffe.
Tali funghi possono generarsi anche grazie alla condensa o all’accumulo di sporcizia che forma un biofilm utile a nutrire le muffe e i microrganismi.
La formazione di muffa ha ovviamente effetti dannosi per l’aspetto e la struttura della tenda.
Prevenire e limitare la formazione di muffa sulle tende da sole
Essendo esposte perennemente agli agenti atmosferici e soprattutto all’umidità, le tende da sole sono terreno fertile per la formazione e la diffusione delle muffe, soprattutto se vengono avvolte ancora umide o trovano difficoltà ad asciugarsi.
La presenza di macchie di muffa, oltre a risultare antiestetica, contribuisce inoltre al precoce deterioramento del tessuto, maggiormente esposto a strappi e rotture.
Per evitare e limitare la formazione della muffa sulle tende da sole, occorre evitare sempre di riavvolgere la tenda quando è bagnata e lasciarla chiusa a lungo.
In particolare, quando è bagnata è necessario che asciughi completamente prima di riavvolgerla, in quanto l’umidità è il principale alleato della muffa. Richiudere una tenda umida nel suo cassonetto equivarrà a ritrovarsi ben presto con una macchia di muffa sul tessuto.
Laccatura
In condizioni climatiche molto umide e con tessuti goffrati, si utilizza una laccatura particolare per impedire alle gocce di acqua e alle particelle di sporco di aderire sulla superficie del telo.
Si utilizzano laccature acriliche le cui proprietà idro- e oleo- repellenti sono aumentate dalla presenza di sostanze fluorurate (come PVDF o Teflon®).
Nessuna sostanza si scioglie o ha una attrazione di tipo elettrostatico con esse. Con questi trattamenti, si eliminano quindi le componenti fondamentali per la formazione delle muffe: l’umidità e lo sporco.
Trattamenti con biocidi, antimuffa o fungicidi
Tali sostanze agiscono a livello cellulare sugli organismi impedendone la riproduzione o il metabolismo e provocandone la morte. L’uso di tali molecole, anche se presenti in percentuali molto ridotte, è regolamentato dalla Comunità Europea.
La presenza di tali sostanze impedisce alle muffe di danneggiare il telo, nutrendosi di esso, ma non è escluso che per ristagni di acqua o umidità o per incrostazioni di sporco le muffe, comunque, si formino nel tempo.
Quali consigli?
- Evitare la sporcizia pulendo regolarmente il telo ogni 6 mesi con gli appositi prodotti è un’attività da pianificare;
- Evitare o ridurre al minimo, se possibile, attività come cucinare, accendere fuochi per barbecue, stufe a combustione o utilizzare la tenda come protezione per uno spazio fumatori;
- Evitare la formazione di ambienti polverosi o il deposito di polveri dall’esterno;
- Evitare di lasciare sotto la struttura o immediatamente adiacente ad essa possibili fonti di muffa, come legname, vasi di fiori e fogliame morto.
Come pulire ed eliminare la muffa dalle tende da sole
Per procedere alla pulizia delle tende da sole, verificare innanzitutto le indicazioni date dal produttore del tessuto. Se non le si conosce e non c’è modi di reperirle, si può iniziare, senza la paura di rovinare il telo, con una semplice spazzolatura della superficie con una spazzola morbida e successivamente utilizzare una soluzione di acqua e sapone neutro (60 ml in 4 litri di acqua a non più di 40°C). Dopo aver spazzolato, risciacquare accuratamente per rimuovere totalmente il sapone.
Se non basta e la muffa non è venuta via dalla tenda, si può ricorrere ad una soluzione composta da 60 ml di detersivo per piatti diluito in 4 litri d’acqua e infine con il trattamento più aggressivo con candeggina diluita in acqua (120 ml di candeggina in 4 litri d’acqua), avendo l’accortezza di non usare candeggina sui tessuti in PET o poliestere.
Dopo aver strofinato e spazzolato delicatamente solo la zona macchiata di muffa, risciacquare accuratamente per rimuovere totalmente le soluzioni.
Evita la formazione di sacche d’acqua e lascia asciugare il tessuto steso all’aria aperta prima di riavvolgerlo.