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Un problema comune di chi vive in affitto e non ha modo, risorse economiche o semplicemente voglia di apportare modifiche alla struttura dell’impianto energetico, è quello che riguarda il corretto posizionamento di dispositivi elettronici ed elettrodomestici vari alle prese di corrente presenti in casa pensate, originariamente, dal proprietario dell’immobile.
Non sempre, infatti, esigenze e desideri degli inquilini coincidono con quanto commissionato in fase di costruzione o ristrutturazione dell’appartamento dal padrone delle mura. Pertanto, l’unico modo per far fronte a questa problematica è quello di ricorrere a piccoli stratagemmi in grado di facilitare l’installazione di tutti gli apparecchi e, di conseguenza, la permanenza nell’abitazione.
Una soluzione economica e che non necessita in alcun modo di un intervento invasivo da parte di tecnici specializzati sono le multiprese, conosciute anche con il nome di adattatori e ciabatte.
Come scegliere la multipresa più adatta? Le tipologie
Le prese elettriche multiple nascono con lo scopo di connettere più spine contemporaneamente sfruttando un’unica presa a muro, rappresentando la soluzione più adatta per chi possiede un numero importante di apparecchi e dispositivi elettronici che, spesso, necessitano di essere installati in prossimità l’uno dell’altro.
È il caso, ad esempio, della cucina, uno spazio tendenzialmente ridotto in cui sono presenti, in pochi metri quadri, grandi elettrodomestici come frigorifero, eventuale piano ad induzione, forno e lavastoviglie, oltre a microonde o macchinetta del caffè. O, ancora, della zona della casa adibita a lavanderia, che ospita lavatrice e asciugatrice.
Non tutte le multiprese, però, sono adatte al medesimo scopo o sono in grado di reggere un peso energetico ingente. Come scegliere, dunque, la multipresa più adatta alle proprie esigenze?
Come prima cosa, è bene sapere quanti tipi di prese elettriche esistono. Le tipologie di “prese mobili” presenti sul mercato sono principalmente due:
- l’adattatore, chiamato anche “doppia presa” o “tripla presa”;
- Quella conosciuta con il nome di “ciabatta”, ossia una multipresa a pavimento che, il più delle volte, può essere installata anche a parete, grazie ad un piccolo foro presente nella punta superiore che permette di appenderla su vari superfici con il solo aiuto di un chiodo ed un martello.
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Differenza tra doppia presa e ciabatta elettrica
Entrambe le multiprese si dividono a loro volta in sottocategorie. La doppia presa, costituita da un unico blocco, si può presentare:
- con una presa centrale schuko (ossia quella che può ospitare l’installazione di elettrodomestici con l’attacco “grande”) e due laterali normali;
- Con una presa centrale normale e due laterali normali;
- Con una presa centrale non schuko e quattro prese laterali normali, due per lato;
- Con due prese centrali schuko e quattro prese laterali normali, due per lato.
Allo stesso modo, la ciabatta, di forma lunga e rettangolare, si presenta, a seconda del numero di ingressi in essa contenuta:
- solo con prese schuko;
- Per metà con prese schuko e per metà con prese normali;
- Solo con prese normali;
- Con prese normali (o schuko) alternate ad attacchi usb.
Se per ciò che riguarda la doppia presa a parete la legge italiana prevede che non vi possa essere una portata complessiva superiore a 1500 watt, per la multipresa a pavimento, a seconda della grandezza e della tipologia, si può arrivare a connettere apparecchi con carico massimo fino a 3500 watt.
Un’altra differenza tra le due tipologie di prese mobili sta anche nel tipo di installazione. Mentre la prima, appunto, si connette all’impianto elettrico casalingo tramite attacco a parete, la seconda è caratterizzata dalla presenza di un cavo che può andare dal metro e mezzo fino ai 3 metri di lunghezza, ed è raccomandato per l’allaccio di apparecchi più energivori.
In ogni caso, entrambi possono o meno includere nella loro struttura uno o più interruttori per inibire il funzionamento dei dispositivi connessi, in tutto o in parte, in modo da risparmiare dispersioni di energia inutili e costose.
Come usare le multiprese in sicurezza
Per utilizzare una multipresa in sicurezza, quale che essa sia, è necessario conoscerne il diverso impiego possibile, in modo da non sovraccaricare la presa a muro ed evitare surriscaldamenti o corto circuiti potenzialmente pericolosi.
Per questo, per ogni dispositivo installato (dagli elettrodomestici più grandi agli apparecchi più piccoli, come la stampante, lo scanner o il decoder) è importante informarsi riguardo la potenza e i relativi consumi.
In generale, l’impiego della multipresa è consigliato per dispositivi poco energivori, mentre è sconsigliato per quelli ad alto consumo come lavastoviglie o lavatrici.
In questo caso, se non è possibile fare altrimenti, è opportuno acquistare una presa mobile a pavimento (la ciabatta) con un cavo dal diametro grande.
In linea generale, è sconsigliato collegare in serie più prese mobili, che potrebbero sovraccaricare tutto l’impianto, o installarle in ambienti umidi, come il bagno.
Dove acquistare una doppia presa o una ciabatta elettrica
Le multiprese possono essere acquistate nei piccoli negozi di elettronica o nelle grandi catene che vendono anche materiale elettrico.
La cosa importante di cui tener conto al momento dell’acquisto è il marchio CE, l’unica certificazione che garantisce la sicurezza non tanto del dispositivo nel suo complesso, quanto piuttosto delle sue componenti (spina e cavo).