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Acquistati per seguire la moda del momento, usati una volta sola (con fortune alterne), riposti in un cassetto con l’intento di riutilizzarli presto, finiti nel dimenticatoio e maledetti per la spesa sostenuta in negozio.
È questo l’iter che seguono moltissimi accessori dalla dubbia utilità che si possono trovare facilmente nelle case di ognuno di noi. Attrezzi comperati per rendere agevoli e immediate molte operazioni quotidiane ma che poi si rivelano davvero inutili.
Ecco gli oggetti da incubo che nessuno vuole più avere in casa
La maggior parte degli aggeggi che finiscono solamente per occupare spazio inutilmente sono in cucina. Si comincia con il taglia-banane (concepito come se i frutti avessero tutti la stessa dimensione) e si finisce con la macchina da popcorn, adoperata una volta assieme agli amici e poi accantonata sotto due dita di polvere.
Molto comuni anche i cuoci-uova scelti per “una consistenza perfetta” – che non si verifica mai – e i colini per separare l’albume dal tuorlo, azione che ognuno di noi compie agevolmente tramite il guscio, senza ulteriore ausilio.
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Infine, l’esempio più classico di uno strumento che – oltre alla scarsa utilità – fa infuriare cuochi e chef ai fornelli è lo spremi-aglio: spesso difettoso e difficile da pulire, non fornirà mai un servizio migliore rispetto ad un coltello lungo ed affilato.
Dalla cucina al salotto, tutti gli accessori più inutili di cui è bene disfarsi
Spostandoci in salotto, gli oggetti che finiscono ben presto nel ripostiglio sono i deodoranti per ambienti – il cui effetto è alterno e limitato nel tempo – e le scatolette per tenere lontani topi e insetti.
Quest’ultime, spesso collocate negli angoli e in prossimità delle prese di corrente, vengono dimenticate dai proprietari di casa: addirittura, possono essere una fonte di pericolo per bambini e animali domestici.
Quali sono gli oggetti più comuni che accantoniamo nello sgabuzzino per la loro inutilità
In ufficio risulta praticamente nulla l’utilità di molti fermacarte, mentre in camera da letto sono gli appendiabiti provenienti dalla lavanderia – troppo sottili e facili da piegare – a causare le ire delle coppie più casalinghe.
Infine, per la pulizia degli spazi interni, sono in molti a reputare oggetti poco utili e di cui si può facilmente fare a meno anche i robot aspirapolvere e le scope a vapore: oltre a provocare un netto rincaro della bolletta per l’esigenza di ricaricarli spesso, possono anche rovinare i parquet in legno in maniera praticamente irreversibile.