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Cosa accadrebbe al nostro organismo se vivessimo in una casa senza riscaldamento, in pieno inverno? A questa domanda hanno provato a rispondere gli esperti dell’Università del South Wales simulando le reazioni del nostro corpo esposto a temperature costantemente rigide e a un’umidità nociva per la salute.
Cosa succede al corpo senza riscaldamento in casa?
Gli organismi viventi si adattano in maniera formidabile agli sbalzi termici e alla temperatura costante all’interno di un un ambiente chiuso. Nell’era del picco dei rincari del gas e dei costi energetici, nell’autunno 2022 è stato proposto di abbassare la temperatura dei riscaldamenti di 1 massimo 2 gradi in casa e negli edifici pubblici; una misura che avrebbe determinato un risparmio deciso in bolletta e sui bilanci dello Stato, oltre che un minore impatto sull’ambiente. L’inverno è stato piuttosto mite e meno freddo del solito, e presumibilmente sarà così anche nella prossima stagione invernale.
Ma c’è un confine che, a seconda delle latitudini e zone climatiche in cui si vive, deve essere tenuto in equilibrio. I medici illustrano tutte le fasi che hanno come conseguenza alcune patologie. Vivere in una casa senza riscaldamento porta alla diminuzione del diametro dei vasi sanguigni, un fenomeno detto “vasocostrizione” che ostacola la normale circolazione del sangue con conseguente aumento della pressione sanguigna. L’organismo diviene più vulnerabile agli agenti patogeni, quindi maggiormente esposto alla possibilità di ammalarsi.
Infine, la temperatura costantemente fredda rende il sangue più denso, perché aumentano i livelli di proteina fibrinogeno responsabile della sua coagulazione. Il sangue meno fluido porta all’aumento di rischi di coaguli e mette sotto sforzo eccessivo il sistema cardiovascolare. I soggetti ipertesi e gli anziani sono maggiormente a rischio.
L’esperimento dei medici e ricercatori dell’Università del Galles è andato oltre questa fase. Stare chiusi in casa, al freddo, può portare a:
- Abbassamento delle difese immunitari;
- Problemi respiratori;
- Influenza;
- Rigidità muscolare;
- Difficoltà motoria.
Dopo una lunga, e costante esposizione al freddo, aumentano i rischi di:
- Emicranie;
- Infarto, ictus e malattie cardiovascolari;
- Ipertensione;
- Asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), con peggioramento dei problemi respiratori;
- Reazioni cutanee.
Qual è la temperatura ideale in casa d’inverno
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una temperatura costante in casa che non superi i 20 gradi, con una tolleranza in eccesso e in difetto di 2 gradi, perciò l’ideale è tra 18 e 22 gradi. Comunque non dovrebbe scendere sotto i 18 gradi. Meglio evitare l’impostazione del clima troppo differente tra interno ed esterno.
Mentre il tasso di umidità da mantenere in casa dipende dalle stagioni.
Durante l’inverno, all’interno di un ambiente riscaldato sarebbe meglio tenere un buon grado di umidità, per evitare secchezza alle mucose del sistema respiratorio. In questa stagione il tasso di umidità non deve mai scendere sotto il 40% o salire sopra il 60%.
In estate, gli ambienti raffrescati andrebbero invece maggiormente deumidificati.
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