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Nel corso degli ultimi anni, la cucina ha subito una serie di sorprendenti evoluzioni, che hanno spinto chef e appassionati di gastronomia ad esplorare nuove frontiere culinarie. Tra le innovazioni più curiose, emerge la possibilità di utilizzare un elettrodomestico comune in modo del tutto inusuale: la lavastoviglie.
Ma è davvero possibile cucinare con la lavastoviglie? Quali sono gli alimenti più adatti e quali vantaggi per l’ambiente offre questa particolare tecnica di cottura? Scopriamo insieme se la lavastoviglie può diventare un nuovo alleato nella cucina moderna.
Come funziona la cottura in lavastoviglie
La lavastoviglie è diventata un elettrodomestico sempre più diffuso: secondo il rapporto sui consumi energetici delle famiglie del 2021 redatto dall’Istat, ben il 50,2% delle famiglie italiane possiede una lavastoviglie. Quindi, perché non sfruttare questo elettrodomestico anche per cucinare?
Il vapore prodotto all’interno della lavastoviglie durante il suo funzionamento è simile a quello utilizzato nella cottura a vapore. A seconda dei programmi di lavaggio dei piatti selezionati, è possibile ottenere diversi tipi di cottura: ad esempio, il ciclo di lavaggio eco corrisponde a una cottura a bassa temperatura (tra 50° e 55° C), il ciclo normale a una cottura a temperatura media (tra 60° e 65° C), mentre il ciclo intensivo permette di cuocere a temperature medio-alte (tra 70° e 75° C).
Cosa si può cucinare in lavastoviglie?
Sono diversi i cibi adatti alla cottura in lavastoviglie: tra le opzioni più adatte troviamo verdure, carni rosse e frutta. La cottura lenta a basse temperature, caratteristica della lavastoviglie, dona infatti alle carni una consistenza morbida e succosa, mentre le verdure mantengono la loro freschezza e gran parte dei loro preziosi nutrienti.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti gli alimenti si prestano alla cottura in lavastoviglie in modo sicuro ed igienico: quali cibi non sono adatti alla cottura in lavastoviglie? Carne bianca, pesce e uova richiedono particolare attenzione in termini di igiene alimentare. Per garantire la sicurezza dei vostri pasti, è fondamentale partire da materie prime di elevata qualità igienica e seguire attentamente le temperature e i tempi di cottura specificati nelle ricette adatte a questa tecnica culinaria.
D’altra parte, è consigliabile evitare di utilizzare la lavastoviglie per la preparazione di alimenti come pasta, riso e piatti che richiedono temperature elevate o lunghi tempi di cottura. In questi casi, è preferibile optare per metodi di cottura tradizionali per garantire la migliore qualità e sicurezza dei piatti.
Come cucinare in lavastoviglie?
Affinché gli alimenti rimangano intatti e non entrino in contatto con il detersivo e l’acqua durante il ciclo di lavaggio della lavastoviglie, è di fondamentale importanza che vengano accuratamente sigillati in contenitori ermetici, come vasetti di vetro o sacchetti per il sottovuoto appositamente progettati per la cottura.
Tuttavia, per assicurarsi di preservare anche gli aspetti ambientali positivi dell’utilizzo della lavastoviglie, è altrettanto importante considerare il riutilizzo dei vasetti e dei sacchetti. In realtà, è possibile farlo in modo semplice ed efficace, basta lavarli accuratamente e consentire loro di asciugare naturalmente all’aria. Questa pratica non solo riduce il nostro impatto ambientale, ma può anche aiutarci a risparmiare denaro a lungo termine, riducendo il consumo di materiali usa e getta e promuovendo uno stile di vita più sostenibile.
Perché usare la lavastoviglie per cucinare?
La cucina a bassa temperatura mediante l’utilizzo della lavastoviglie comporta notevoli vantaggi in termini di risparmio idrico ed energetico, nonché di riduzione dell’uso di grassi aggiunti tipici delle preparazioni culinarie tradizionali. Fondamentalmente, si tratta di una modalità di cottura con un impatto ambientale praticamente nullo, poiché sfrutta il vapore generato durante il ciclo di lavaggio.
Tuttavia, è importante notare che questi benefici si manifestano pienamente solo quando la lavastoviglie viene utilizzata in modo polivalente, eseguendo sia la pulizia delle stoviglie che la preparazione dei cibi. Se si dovesse invece limitare l’uso della lavastoviglie unicamente alla cottura, si perderebbe l’opportunità di sfruttare appieno questi vantaggi ecologici e di risparmio.
Cucinare in lavastoviglie: le precauzioni
Preparare delle ricette a bassa temperatura sfruttando la lavastoviglie può essere un modo utile per abbattere i propri consumi, ma è necessario prestare attenzione ad alcuni aspetti importanti. Spesso, infatti, la cottura in lavastoviglie viene confusa con quella sottovuoto, ma le differenze sono importanti. Quest’ultima è in effetti più sicura dal punto di vista igienico perché avviene a temperature controllate per diverse ore. La cottura in lavastoviglie, al contrario, è più breve e avviene a temperature variabili a seconda del programma. Questa variabilità rende difficile garantire la neutralizzazione dei microrganismi patogeni.
Per una buona igiene, il cibo dovrebbe raggiungere 70 °C per almeno 2 minuti, ma ciò non è sempre possibile nella lavastoviglie a causa delle diverse temperature e durate dei cicli. Pertanto, il rischio igienico è alto quando si cucina solo in lavastoviglie. Tuttavia, se la cottura in lavastoviglie è seguita da cotture ulteriori, i rischi possono diminuire.
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