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In autunno, la natura inizia a fermarsi in vista dell’inverno: le foglie di piante e alberi diventano secche colorandosi di rosso, giallo e ocra, e poi cadono.
Vediamo quali soluzioni adottare per la caduta delle foglie.
Quando iniziano a cadere le foglie?
Innanzitutto, il fenomeno della caduta delle foglie non avviene ovunque, ma solamente in determinate fasce climatiche, come quella temperata, dove vi è il periodico alternarsi delle stagioni: qui le piante, in quanto esseri viventi, percepiscono i cambiamenti di clima e temperatura determinati appunto dall’avvicendarsi delle stagioni.
Il periodo della caduta delle foglie va dalla metà di settembre fino a tutto novembre.
Non tutte le foglie di un albero cadono contemporaneamente: alcune ai primi sbalzi di temperatura, altre non riescono a staccarsi subito, rimangono attaccate un po’ più a lungo e invecchiano.
Con l’arrivo dell’autunno, le giornate si accorciano sempre di più, il calore del sole diminuisce e le temperature si abbassano progressivamente: arbusti e alberi, per rispondere a questi mutamenti, reagiscono di conseguenza, mutando a loro volta.
In particolare, le foglie sono le prime ad avvertire tale cambiamento: esse, durante la primavera e l’estate, svolgono un importante ruolo per la vita delle piante, attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana, che produce il nutrimento necessario alla vita della pianta.
In autunno, non essendoci tali condizioni, le foglie restano inattive e, non essendo più necessarie alle vita della pianta, si indeboliscono e cadono.
Con il freddo le sostanze nutritive passano nel tronco e la clorofilla, che è il pigmento che dà colore alle foglie, si degrada: così le foglie cambiano colore e si ingialliscono.
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Perché raccoglierle?
Le foglie cadute vanno raccolte per vari motivi.
Innanzitutto, la pulizia del giardino da foglie secche e cadute a terra serve a conservare non solo la bellezza, ma anche la salute e il benessere delle piante e del prato.
In secondo luogo, esse, accumulandosi e divenendo umide, possono diventare anche pericolose, perché rendono scivoloso il terreno.
Inoltre, l’accumulo di foglie secche impedisce ai raggi solari di raggiungere il terreno e ciò può creare delle marcescenze.
Le foglie raccolte, invece di essere buttate, possono essere riutilizzate per il compostaggio, tritandole e inserendole in un composter, in modo da favorire la decomposizione e la fermentazione, e da ottenere un terriccio fertile e naturale, da riutilizzare in giardino.
Perché le foglie non andrebbero raccolte?
Secondo alcuni esperti, se non vi sono esigenze particolari né di tipo estetico né legate alla mancanza di sicurezza per la scivolosità del terreno, le foglie cadute possono essere tranquillamente lasciate a terra senza raccoglierle, in quanto possono avere una certa utilità.
Lo strato di foglie, che si posa sul terreno, specie se si trova alla base di alberi, siepi e cespugli o nello spazio destinato a orto, servirà come protezione naturale contro il freddo, mantenendo più elevata la temperatura del terriccio sottostante.
Inoltre, le foglie possono costituire una fonte di apporto nutritivo derivante dalle sostanze organiche presenti al loro interno, che con la decomposizione porta alla creazione dell’humus.
Infine, la presenza di uno strato di foglie sul terreno può servire da protezione contro le varietà infestanti, limitando lo sviluppo di erbacce e preservando così le coltivazioni.