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Con la stagione estiva alle porte, arriva, per chi ha la fortuna di possedere una seconda casa in una località balneare, il momento di fare un check-up dello stato dell’abitazione. Di effettuare i classici interventi di manutenzione ordinaria, legati principalmente all’usura e alla presenza di umidità, vento e salsedine, e al contempo capire se, durante l’inverno, si sono presentati altri problemi da risolvere.
Ecco un piccolo vademecum con le tre cose da fare prima di riaprire ufficialmente la casa al mare per le vacanze estive.
Controllare la facciata esterna
Essendo maggiormente esposte a fattori come umidità, vento, sabbia e salsedine, le case al mare sono soggette a un grado di usura maggiore rispetto a quelle che sono in città o ad esempio in collina. Proprio per questo, le parti più sensibili sono le parti esterne, aggredite continuamente.
La prima cosa da fare, quindi, è un accurato controllo della facciata, facendo particolare attenzione a eventuali tracce di muffa e scrostamenti. Meglio ancora se le facciate vengono trattate con dei prodotti specifici con una finitura idrorepellente e traspirante.
Ispezionare gli infissi
Stesso discorso vale per gli infissi, di cui andrebbe fatto un controllo annuale e una buona manutenzione ogni due o tre anni. Salsedine, sole e umidità sono infatti fattori che a lungo andare potrebbero compromettere le performance delle finestre e, di conseguenza, l’isolamento termico della casa.
La manutenzione dipende ovviamente dal materiale in cui sono realizzati gli infissi. Se sono presenti elementi in ferro, il rischio maggiore è la corrosione: in caso di ruggine, vanno prima tolti i residui e poi va utilizzato un trattamento protettivo. Gli infissi in legno, ancora più delicati, richiedono una manutenzione più frequente: è opportuno trattarli con prodotti idrorepellenti una volta all’anno.
Attenzione, poi, anche a tapparelle e tende da sole, per cui è consigliata un’accurata pulizia, magari anche con un compressore, per rimuovere sia lo sporco che eventuali accumuli di sabbia ed escrementi di insetti e volatili, entrambi pericolosi per meccanismi e materiali.
Debellare l’umidità nelle stanze
Non solo sulle facciate: l’umidità è fonte di pericolo anche per gli interni, soprattutto se come spesso accade durante l’inverno le case al mare sono lasciate chiuse per lunghi periodi.
Prima di trasferirsi, è dunque fondamentale verificare se ci sono tracce di muffa sulle pareti – attenzione anche agli armadi! – ed eventualmente procedere subito con un apposito trattamento completo (di solito ci sono tre fasi: pulizia delle muffe, igienizzazione e pittura). È un intervento da non procrastinare, visto che la muffa, oltre che portare danni estetici, è anche un rischio per la salute.