Indice dei contenuti
Con l’arrivo dell’inverno e della stagione fredda dobbiamo iniziare a preoccuparci di tenere casa al caldo, ma come fare se gli infissi sono vecchi e non siamo ancora riusciti ad accedere alle ristrutturazioni? Ecco una pratica guida all’utilizzo delle guarnizioni delle finestre contro gli spifferi.
Spifferi, un problema da poco?
Nel complesso dell’economia domestica preoccuparsi degli spifferi sembrerebbe poca cosa, ma di fatto non è così. L’isolamento termico di una casa infatti dipende moltissimo anche dalla qualità dei nostri infissi ed è ciò che fa la differenza tra un ambiente caldo e confortevole da uno freddo e ostile; oltre ad essere ciò che ci fa risparmiare in bolletta.
Quali sono le soluzioni?
Se a breve termine non è possibile operare un cambio degli infissi e l’inverno è alle porte, allora esistono alcune soluzioni più o meno definitive che ci possono venire in soccorso in questi casi:
- Cuscino paraspifferi: è la soluzione più economica e immediata, esso è in grado di coprire in maniera eccellente la maggior parte degli spifferi, ma purtroppo ha due criticità, innanzi tutto è fatto di stoffa per cui non è il massimo in caso di pioggia, e in secondo luogo si può posizionare solo in basso, gli spifferi in alto rimangono irraggiungibili;
- Guarnizioni isolanti: ne esistono una grandissima varietà e si possono trovare sul mercato presso qualsiasi rivenditore di articoli specializzati per tutte le necessità casalinghe.
Quali guarnizioni scegliere?
In commercio si possono trovare molte guarnizioni, tutte molto valide e adattabili a qualsiasi circostanza. Come scegliere dunque quella adatta al caso nostro? Ecco alcune tra le più diffuse in commercio:
- Resina espansa: queste guarnizioni sono senz’ombra di dubbio tra le più corpose, con una larghezza che può arrivare a 2 cm e uno spessore di 6 mm essa si adatta ad ambienti particolarmente esposti e soggetti a cambi drastici di temperatura;
- Gomma: le guarnizioni in EPDM sono senza dubbio la categoria invece più resistente agli agenti atmosferici, grazie alla sua resistenza agli sbalzi termici e alla durezza del materiale è ottima anche per rivestire tetti e superfici esterne;
- Termoplastiche: questo materiale invece è ottimo anche per l’isolamento acustico, lo spessore può variare di molto, ma generalmente è meglio non esporlo troppo all’esterno;
- PVC: il PVC è un materiale molto usato in edilizia per la sua flessibilità e la sua versatilità, è un prodotto adesivo che può essere installato anche da chi non è esperto del settore.