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Il materiale di cui è fatta la cucina può fare la differenza anche per quel che riguarda manutenzione e pulizia quotidiana dell’ambiente.
Vediamo insieme quali sono i materiali più facili da pulire.
Quali sono materiali per la cucina che si sporcano meno
In generale, i materiali migliori per la cucina sono quelli:
- non porosi;
- resistenti alle macchie;
- facili da pulire;
- resistenti a urto e graffi.
Ma vediamo in dettaglio le diverse tipologie di materiale da usare in cucina per una facile pulizia del piano di lavoro, delle ante e della parete antischizzo.
I materiali più facili da pulire per il piano di lavoro in cucina
Tra questi troviamo:
- Quarzo e Okite: sono i materiali di ultima generazione più usati. Antigraffio, resistenti al calore e alle macchie e anche facili da pulire, avendo cura di usare detergenti privi di candeggina;
- Fenix: un materiale innovativo composto da resine termoplastiche. Morbido al tatto, impermeabile, igienico, con proprietà antimuffa e facile da pulire. Basta usare un panno inumidito in acqua calda con o senza l’aggiunta di detergenti;
- Silestone: un materiale composto da quarzo, granito e altri minerali. Non è poroso, è resistente all’unto e ai graffi e ha proprietà antibatteriche. Facile da pulire e disponibile in un’ampia varietà di finiture;
- Gres porcellanato: resistente e versatile, ha un’ottima resistenza alla corrosione e ai graffi. Non assorbe l’unto ed è inalterabile al calore. Viene usato anche per la copertura delle ante. Pratico e semplice da pulire con un panno umido e un detergente neutro;
- Marmo: materiale intramontabile, regala un effetto unico. Resiste a calore, urti e graffi. Si può pulire con un panno umido e detersivo neutro, ma vanno evitate le spugne abrasive e le pagliette metalliche;
- Microcemento: è un rivestimento naturale a base cementizia. Possiede un’ottima resistenza a urti, graffi e umidità. Molto pratico da pulire, richiede l’uso semplice di un panno umido.
I materiali che si sporcano meno per i mobili della cucina
Il fenix è un materiale di ultima generazione, che rientra nella categoria dei laminati, ma con prestazioni migliorate. Resistente maggiormente ai graffi, al calore e agli urti, oltre ad essere opaco e con uno speciale trattamento anti-impronta, che lo rende facile da pulire.
Il PET, un materiale resistente e facile da pulire, anche riciclabile.
I nobilitati sono i comuni pannelli di truciolato rivestiti con fogli melaminici che riproducono le venature del legno. Questo materiale economico e anche piuttosto durevole e resistente.
Gli impiallacciati sono una giusta alternativa al legno massello. L’impiallacciato è un pannello di legno comune rivestito da uno strato di legno pregiato. In questo modo si ottiene un materiale altamente resistente, con tutte le caratteristiche naturali del legno, ma più malleabile.
Quali sono i materiali più difficili da pulire in cucina
Tra i materiali molto usati ma molto delicati che vengono utilizzati nella produzione dei mobili cucina vi sono:
- il laccato lucido: arreda e dona luminosità all’ambiente, tuttavia è difficile da pulire e facile da sporcare (le impronte, in particolar modo, tendono ad essere visibili);
- il vetro temperato: è una scelta sempre di moda, può essere personalizzato nella colorazione e nella finitura, lucida o opaca, ma poco pratico per la pulizia, che deve essere fatta spesso per rimuovere eventuali aloni e ditate.
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I paraschizzi che non si sporcano
La parete antischizzo è la più colpita da unto e sporco, dunque non è molto facile tenerla pulita.
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Per questi motivi, è consigliabile rivestire la parete con piastrelle di ceramica o gres porcellanato o, in alternativa, usare rivestimenti acrilici facili da pulire.