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L’igiene della biancheria da bagno è fondamentale per la salute della pelle e per prevenire la proliferazione di germi e batteri.
Sebbene il bagno sia la stanza concettualmente deputata alla pulizia personale, ogni volta che facciamo una doccia o laviamo i denti, il calore sprigionato dall’acqua contribuisce alla creazione di un micro clima terreno fertile per microrganismi come la muffa.
Se l’ambiente non è arieggiato a dovere e se gli asciugamani non vengono asciugati in tempi brevi, dunque, è possibile che essi stessi fungano da conduttori di allergie o malattie.
In questo articolo, vedremo come mantenere accappatoi e asciugamani puliti, quanto spesso cambiarli e come lavarli.
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Ogni quanto vanno cambiati gli asciugamani?
Non esiste una regola precisa per rispondere a questa domanda, tutto dipende, piuttosto, dalla possibilità o meno di riporre gli asciugamani utilizzati (e quindi umiidi) in un luogo che ne faciliti l’asciugatura.
Tendenzialmente, buona norma vuole che ogni componente della famiglia abbia le proprie salviette e che queste vengano cambiate 2 volte a settimana. L’asciugamano del bidet, invece, richiede una pulizia più frequente.
Per evitare dimenticanze, è possibile creare un piano delle pulizie da seguire con cura, perché quella del cambio delle asciugamani con cadenza regolare diventi un’abitudine consolidata.
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Ogni quanto vanno cambiati gli accappatoi?
Tra tutti gli asciugamani presenti in bagno, gli accappatoi sono forse quelli più sporchi: non solo perché vengono a contatto con tutte le parti del corpo, ma perché spesso fungono da trappola per cellule epiteliali morte e residui di detergenti.
Posto che la regola vuole che, ogni volta che vengono utilizzati, dovrebbero essere riposti in un luogo adatto per l’asciugatura (se non addirittura stesi al sole), la frequenza di lavaggio è all’incirca ogni10 giorni.
Come lavare gli asciugamani?
Come per tutti gli altri indumenti, anche il lavaggio degli asciugamani non può essere lasciato al caso.
Perché risultino sempre bianchi e splendenti, è possibile utilizzare, direttamente nel cestello, due misurini di percarbonato di sodio, sbiancante naturale.
Il detergente, invece, dovrà essere delicato e non si dovrà eccedere con l’ammorbidente, che nel tempo tende a rendere i tessuti idrorepellenti.
La temperatura di lavaggio, infine, deve essere superiore a 60 gradi.