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Con il cappotto termico che riveste gli esterni della casa si possono recuperare dei preziosi gradi di temperatura per risparmiare in bolletta. Una buona coibentazione dell’edificio può farci risparmiare fino al 40%. Tuttavia, l’efficienza energetica del capotto dipende da diverse variabili, compresa la qualità dei materiali scelti per il rivestimento, in rapporto ai fattori ambientali esterni e alla durata degli stessi.
I nuovi materiali isolanti (in particolare quelli naturali) riescono a recuperare ben 3 gradi in più d’inverno, e ad assicurare un raffrescamento equilibrato in estate. Alcuni materiali sono più efficienti di altri, e assicurano una temperatura costante che non scenda sotto i 19 gradi e non superi i 22, e con tasso di umidità tra il 40 e il 60%. L’ideale per il benessere di chi vive in una casa.
Quanti tipi di cappotto termico ci sono?
Prima di scegliere i materiali, un buon tecnico qualificato dovrebbe progettare il cappotto termico ideale per la nostra abitazione. Innanzitutto dovremmo scegliere tra cappotto termico esterno e/o interno, a seconda delle caratteristiche dell’edificio, delle varie esigenze e dei vincoli architettonici.
Ma anche del budget a disposizione, tenendo però presente che i bonus ancora disponibili possono attenuare l’entità dell’investimento, comunque a lungo termine. Il risparmio in bolletta e sui consumi si noterà già nei primi mesi, ma certamente inciderà di più nel tempo.
Il cappotto interno può costituire l’alternativa più economica e più semplice da realizzare nell’immediato. Ma quello esterno rappresenta in genere la soluzione più efficace e duratura negli anni, ma andrebbe realizzato con cura, professionalità, tinteggiato con i colori più adatti, e i materiali giusti.
Qual è il miglior materiale per il cappotto termico?
In realtà, per rispondere a questa domanda bisognerebbe capire migliore rispetto a cosa e a quali esigenze. Sicuramente ne ritroviamo due in tendenza in questo periodo, e che probabilmente subiranno un deprezzamento grazie all’aumento delle richieste. Parliamo del minerale in fibra di vetro, o in alternativa la lana di roccia, che sono considerati materiali eccellenti per coibentare casa con il cappotto termico. Ottimi sia come isolante termico che acustico.
Tuttavia, questi materiali sono ancora costosi, più di quelli sintetici, e non sono facili da lavorare, poiché comportano dei lunghi tempi di lavorazione. Ma se allargassimo l’orizzonte, scopriremmo che non sono gli unici così efficaci, ma forse la migliore via di mezzo per non spendere troppo.
I migliori materiali per il cappotto termico
I materiali per “foderare” e imbottire un cappotto isolante si dividono in tre grandi gruppi:
- Sintetici;
- Di origine minerale;
- Naturali.
Cappotti termici sintetici
I più utilizzati sono di origine sintetica, costano meno, assicurano una buona resa, soprattutto se rapportata al prezzo e a una durata medio-lunga. Un tecnico qualificato suggerirà materiali sintetici come il PVC o il polistirene espanso o estruso. I sintetici non richiedono lavorazioni complesse e si possono reperire facilmente. Assicurano una conducibilità termica media di 0,03 W/mK (watt per metro-kelvin). Di contro, sono più difficili da smaltire e meno resistenti.
Cappotti termici minerali
I materiali minerali come la fibra di vetro o la lana di roccia raggiungono invece dei livelli di eccellenza e di efficienza nettamente superiori ai sintetici, ma sono più costosi e richiedono tempi e modalità di lavorazioni più complessi. I pannelli devono essere realizzati e installati da personale altamente qualificato, perché questi materiali possono nuocere alla pelle e alla respirazione, in caso di danneggiamenti.
Cappotti termici naturali
Infine, i pannelli naturali, considerati i migliori nel rapporto efficienza e sostenibilità ambientale. Le attenzioni dei tecnici e degli ingegneri sono riposte sul sughero, sulla cellulosa e sulla lana di pecora. Il sughero e la fibra di legno possono durare per oltre 20 anni. Sono buoni materiali come isolante e resistenza nel tempo, ma sono anche tra i più costosi, poiché sono entrati nel mercato da poco tempo. Il vantaggio però consiste nel fatto che il mercato offre prodotti sempre più efficienti e meno costosi, grazie a una sensibilità verso la protezione dell’ambiente che è sempre più crescente. Nel futuro immediato questi materiali potrebbero sorprenderci.