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La stella di Natale è conosciuta da tutti come una pianta rigorosamente natalizia, per decorare la casa sotto le feste.
Tuttavia, quello che molti non sanno è che questa specie fa parte in realtà delle piante tropicali.
Vediamo allora come prendersene cura.
Le origini geografiche della stella di Natale
Scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima, la stella di Natale è originaria delle foreste calde e umide del Messico e dell’America centrale.
Inoltre, anche se quella di colore rosso è la più famosa e la più utilizzata, questa pianta conta almeno 150 specie e si presenta in svariati colori: dall’albicocca al bianco candido, dal giallo passando per il rosa cipria e dal cannella a quelle bicolori.
Come prendersi cura della stella di Natale?
In quanto pianta tropicale, la stella di Natale non ama il freddo. Per questo, è importante riservarle in casa uno spazio caldo, ma non esageratamente riscaldato e non troppo luminoso.
Non ha bisogno di una quantità eccessiva di acqua, si consiglia quindi di innaffiarla solamente quando il terreno risulta particolarmente asciutto.
È importante fare attenzione a non bagnare le foglie ed evitare i ristagni di acqua. Se curata nel migliore dei modi, questa pianta può sopravvivere in casa fino a otto settimane.
La potatura della stella di Natale
È probabile che ad un certo punto le foglie comincino a seccarsi e a scolorire. Niente paura: è una fase normale del ciclo di vita della stella di Natale.
Per permetterle di rifiorire, basta seguire i seguenti passaggi: lasciar cadere tutte le foglie e procedere alla potatura dei rami (di circa dieci centrimetri). Successivamente, esporla alla luce solare per 8-9 ore e subito dopo spostarla in un luogo buio.
La stella di Natale solitamente fiorisce due volte l’anno, una in primavera e un in autunno.