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In molte situazioni il detersivo per piatti può essere impiegato per pulire altri oggetti di uso comune. La sua azione contro lo sporco e le macchie di unto può risultare davvero molto utile se applicata ad altri accessori che troviamo in salotto o in camera da letto.
Ma dove utilizzare il detersivo per piatti al di fuori del suo impiego comune e come farlo in maniera corretta? Ecco una guida semplice per individuare le occasioni domestiche in cui può fare al caso vostro.
Usare il detersivo per piatti per pulire oggetti e accessori
Pur con l’attenzione che si riserva a tutti i prodotti chimici, vediamo in quali casi il classico detersivo per piatti che adoperiamo ogni giorno al lavandino della cucina può rivelarsi un formidabile alleato domestico:
Pulire gioielli e altri accessori personali
Può capitare che anelli, collane e bracciali che portiamo abitualmente presentino macchie e aloni quando vengono indossati con particolare frequenza.
Sfregarli con un piccolo straccio imbibito di detersivo per piatti diluito con acqua può riportare la lucentezza a questi gioielli in modo facile e veloce.
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Lucidare i vetri di porte e finestre
Esistono decine di prodotti per la pulizia dei vetri, ma molti di essi rappresentano una soluzione poco efficace. Viceversa, utilizzare il detersivo per piatti con un panno già bagnato consente di lucidare porte e finestre in maniera efficace e duratura.
Non occorrono grandi quantità di prodotto: bastano poche gocce per lustrare i vetri in maniera efficace.
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Lucidare i pavimenti e il bagno
Per chi non ha il tempo di passare la lucidatrice sul pavimento ogni giorno, il consiglio è quello di versare mezzo bicchiere di detersivo per piatti nel secchio del mocio: risultato assicurato.
Discorso molto simile si può anche per gli interni del proprio bagno di casa: se non si vogliono rovinare le superfici del wc con un uso smodato di candeggina, meglio disinfettare (e lucidare) l’ambiente con una spugna bagnata d’acqua e di detersivo per piatti