Sono centosessanta sparsi in tutte le circoscrizioni cittadine gli immobili privati che, abbandonati per diversi motivi, il Comune di Milano, grazie alle segnalazioni di diverse associazioni o privati cittadini, ha catalogato e “mappato” per fare in modo che tornino in uso, anche solo temporaneo e, soprattutto, non incidano in maniera negativa sul decoro delle aree in cui sono inseriti e, altro elemento di importanza non trascurabile, sulla sicurezza dei cittadini che ogni giorno vi passano accanto.
Gli immobili che fanno parte di questa particolarissima catalogazione, diffusa nei giorni scorsi dall’ Amministrazione del sindaco Giuliano Pisapia, comprendono non solo case private, ma anche terreni e locali commerciali che per le ragioni più diverse sono stati abbandonati e versano oggi in condizioni precarie.
A presentare l’elenco e l’iniziativa, che rappresenta solo l’inizio di una banca dati in continua evoluzione, è stata il Vice Sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, la quale ha chiarito anche come lo scopo sia quello di stimolare il recupero degli immobili anche semplicemente rendendo pubblica la loro individuazione e, di conseguenza, più semplice il fatto che possano trovare un nuovo proprietario.
Visto che molti di questi immobili, ma anche le aree libere e i terreni, versano in abbandono per motivi legati al fallimento del proprietario, è stato necessario attivare attraverso il Comune di Milano tutti gli organi competenti per verificare, anche legalmente, la fattibilità di vendite, affitti, edificazioni o trasformazioni d’uso che diano il via alla rinascita delle unità oggetto della mappatura, pronta a modificarsi con nuove segnalazioni e, perché no, con acquisti degli stabili oggi presenti fra i centosessanta.