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I rincari delle bollette delle utenze di luce e gas sono dovuti a una serie di congiunture politiche ed economiche che negli ultimi anni hanno inciso fortemente sul costo delle materie prime.
I consumatori cercano di risparmiare sia adottando delle abitudini e degli accorgimenti che possano evitare sprechi, sia scegliendo l’operatore e la tariffa migliore disponibile sul mercato.
In qualche caso, però, gli aumenti si sono rivelati illegittimi.
Vediamo come controllare se gli aumenti in bolletta sono legali o meno.
Aumenti in bolletta: l’intervento dell’Antitrust
A seguito di proteste e ricorsi portati avanti da associazioni di consumatori, l’Antitrust è intervenuta per sanzionare alcune società di fornitura per aumenti illegittimi.
Tali società hanno violato nel corso dell’anno il Decreto Aiuti Bis che vietava la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali fino al mese di aprile 2023.
Tra gli operatori coinvolti vi sono compagnie nazionali come Enel Energia, Eni Plenitude, Edison Energia ed altre, il cui elenco si può consultare sul sito di Agcom, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Queste società hanno avuto sanzioni e multe e dovrebbero provvedere al rimborso nei confronti dei consumatori, anche se solamente Edison ha provveduto volontariamente a un indennizzo dei propri clienti, mentre in altri casi ci saranno ritardi e ricorsi.
Come capire se gli aumenti sono legali
Per tutelarsi da situazioni come queste, è possibile controllare il prospetto della bolletta per verificare se vi sono stati degli aumenti poco chiari.
Innanzitutto facendo un raffronto tra le bollette, occorre tenere presente che non erano possibili modifiche contrattuali unilaterali nel periodo tra il 10 agosto 2022 e il 30 aprile 2023, come stabilito dal Decreto Aiuti Bis.
In linea generale, tali modifiche, anche nei periodi in cui sono ammissibili, devono essere effettuate in forma scritta, inserite nella sezione della bolletta dedicata alle comunicazioni e comunicate con un congruo preavviso, pari a 2 mesi per le variazioni automatiche e a 3 mesi per le variazioni di rinnovo non definite nel contratto iniziale.
Un’altra cosa a cui prestare attenzione è quella relativa a interventi e servizi messi in atto attraverso pratiche commerciali scorrette, quali pubblicità false, ingannevoli o aggressive.
Anche i contratti conclusi a distanza tramite telefono possono creare problemi: essi, per essere validi e provabili, devono essere inviati al cliente in forma scritta, cartacea o digitale.