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Quando si è in fase di progettazione o di ristrutturazione di un’abitazione, sono moltissimi i dati da tenere a mente. Tra questi, un aspetto importante è dettato dall’attenersi alle misure corrette delle porte interne. Calcolare con precisione le dimensioni delle porte interne in una casa va ben oltre la misurazione del foro nella parete. Oltre all’apertura effettiva dell’anta, è essenziale considerare le dimensioni del telaio e lo spazio necessario per l’apertura della porta stessa, per evitare che urti contro mobili e arredi in casa o che vada a coprire gli interruttori della luce, rendendoli poco accessibili.
La dimensione delle porte può influenzare notevolmente la circolazione all’interno dell’abitazione, la privacy, l’accessibilità, e persino l’aspetto visivo complessivo degli ambienti. Esaminiamo dunque perché è importante scegliere dimensioni adeguate per le porte delle diverse stanze in casa, tenendo conto di vari fattori, in particolare le normative vigenti e la larghezza di accesso delle porte, e vedremo se ci sono delle variabili tra le varie stanze di casa.
Quali sono le misure standard delle porte interne?
La normativa edilizia, che ha stabilito misure ben specifiche, ha come aspetto primario quello di garantire che le porte interne siano progettate con misure adeguate per assicurare un passaggio comodo e accessibile tra le diverse stanze della casa. Queste specifiche normative sono fondamentali per consentire alle persone di spostarsi agevolmente, comprese quelle con difficoltà motorie o che utilizzano dispositivi di assistenza come sedie a rotelle.
La definizione di misure minime per le porte interne tiene conto di diversi fattori, tra cui l’ampiezza dell’apertura, l’altezza e la larghezza dell’anta. Queste normative cercano di garantire che le porte non costituiscano un ostacolo o una limitazione alla mobilità di nessuna persona.
La normativa alla quale si fa riferimento è il D.M. 236/1989. Nel decreto si specifica che le porte interne di casa debbano avere una larghezza di almeno 80 cm, e quelle di accesso ai servizi almeno 75 cm. Prendendo in considerazione anche il telaio esterno, si può affermare che le porte interne di casa devono avere la misura minima di 88 x 214 cm.
Attenzione, però: in Lombardia è presente la L.R. 6/1989, che amplia la larghezza delle porte anche dei locali di servizio, tenendo conto dell’ingombro di una sedia a rotelle utilizzata da persone con disabilità motoria. In caso di abitazioni in Regione Lombardia, anche le porte dei bagni devono quindi avere una misura minima di 88 x 214 cm.
Misure delle porte nelle diverse stanze
In alcune situazioni, ad esempio in stanze di dimensioni ridotte come i bagni, può essere necessario selezionare una porta con particolare attenzione, ad esempio optando per una porta di larghezza inferiore ai 60 centimetri.
Come abbiamo visto, un’altra situazione speciale si verifica quando si considerano le esigenze delle persone con disabilità e che utilizzano dei dispositivi in casa come carrozzine o deambulatori. In questi casi, è fondamentale rispettare specifiche prestazioni dimensionali per garantire l’accessibilità. La porta d’ingresso dovrebbe avere una larghezza di almeno 90 cm, mentre le porte interne e quelle dei servizi igienici dovrebbero misurare 80 centimetri in modo da consentire un passaggio agevole.
In definitiva, le misure delle porte di casa, sebbene importanti, rappresentano solo una parte dell’equazione nella progettazione degli spazi interni. Oltre alle dimensioni standard, è fondamentale tenere conto del design e della funzionalità specifici di ciascuna abitazione. Ogni casa è unica, e la progettazione delle porte dovrebbe rispecchiarne le esigenze e lo stile di vita dei suoi abitanti.
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