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L’affitto in nero, oltre che essere illegale, alimenta la grande voragine dell’economia sommersa.
Una casa affittata in nero non è solo un danno alle casse dello Stato, ma è anche poco sicura per chi la abita. Secondo alcune stime in Italia 1 affitto su 8 è in nero o con contratti non regolari o rispondenti alla realtà dell’offerta. Il mercato delle locazioni immobiliari supera il milione e mezzo di contratti d’affitto.
Come denunciare un affitto in nero? È molto semplice: vediamo come fare.
Come denunciare un affitto in nero
Per affitto in nero si intendono tre modi di abitare una casa in locazione:
- Contratto di locazione non registrato presso l’Agenzia delle Entrate (ricordiamo che è obbligatorio farlo entro 30 giorni dalla firma del contratto);
- Oppure affitto senza un contratto scritto;
- O, ancora, affitto con documento informale che non rispetta i canoni del contratto di locazione.
Per denunciare un affitto in nero può essere sufficiente inviare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate, contattando la stessa dai recapiti disponibili sul sito istituzionale.
È anche possibile scaricare il modulo esposto/denuncia dal sito della Guardia di Finanza.
Denuncia di affitto in nero senza prove
Ai fini della denuncia di affitto in nero sono necessarie le prove.
Nel caso il proprietario non abbia registrato il contratto, l’inquilino può esibire copia del contratto e ricevute di avvenuto pagamento del canone.
Stando alla pratica giurisprudenziale recente, occorrono le prove documentali. Ad esempio:
- L’estratto conto da cui si evince il passaggio di denaro mensile dal conduttore al locatore;
- Le copie degli assegni eventualmente versati al posto del bonifico bancario;
- Le quietanze di pagamento sottoscritte dal locatore al ricevimento dei soldi in contanti del canone mensile;
- Le bollette delle utenze intestate all’inquilino come quelle della luce e del gas.
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Denuncia affitto in nero e rischio ritorsioni
Le Istituzioni possono garantire l’anonimato del denunciante nel caso ci sia il timore di ritorsioni da parte del proprietario di casa. Il colloquio con l’ufficiale preposto o con l’addetto dell’Agenzia delle Entrate può essere un incoraggiamento, poiché è prevista anche la segnalazione anonima.
È vero che le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di rispondere alle segnalazioni anonime. Ma possono garantire l’anonimato e offrire sostegno e consulenza. Le denunce anonime spesso sono state utili alle indagini e agli accertamenti fiscali.
L’altra alternativa è quella di chiedere sostegno da parte delle Associazioni dei Consumatori o in difesa de diritti del cittadino, soprattutto in caso di diritti negati.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.