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Per i più diversi motivi, può presentarsi la necessità di dividere un immobile in due appartamenti distinti, così da ricavare una soluzione che sia più in linea con le esigenze abitative della famiglia.
Andiamo a vedere di seguito quali sono gli elementi da verificare anticipatamente, sia a livello legale che strutturale.
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Quali sono le condizioni necessarie per poter frazionare un immobile?
Per poter procedere con il frazionamento di un immobile in due unità abitative bisogna verificare insieme a un professionista la presenza o meno di alcune condizioni essenziali. Ecco quali sono.
- L’immobile deve disporre di una superficie totale che sia adeguata e che permetta quindi il frazionamento. In linea generale, dovrebbe essere superiore ai 90 mq e la metratura ideale è compresa in un range che va dai 100 ai 150 mq.
- Un altro elemento di fondamentale importanza riguarda la presenza degli impianti e degli infissi. Ogni unità abitativa, infatti, deve avere degli impianti autonomi e funzionanti così da assicurare, ad esempio, l’acqua, il riscaldamento e l’energia elettrica necessari. Oltre a ciò, bisogna verificare che siano presenti per entrambi gli appartamenti delle finestre che garantiscano un’illuminazione adeguata secondo quanto previsto dalle normative comunali.
- Nel caso in cui l’immobile sia situato all’interno di un contesto condominiale, è necessario verificare quanto riportato nel regolamento. In alcuni casi, infatti, questo può vietare la suddivisione di un’unità più ampia in due più piccole. Qualora fosse prevista, bisogna indire un’assemblea per richiedere l’approvazione di una nuova apertura sul pianerottolo e per aggiornare le tabelle millesimali.
- Le due nuove unità abitative, inoltre, devono essere divise da pareti spesse almeno 15 centimetri, in maniera tale da rispettare la trasmittanza termica e le prestazioni acustiche.
Quali documenti servono per dividere una casa?
Trattandosi di operazioni di manutenzione straordinaria, è necessario presentare dei documenti specifici sia al Comune che al Catasto prima e dopo i lavori.
In base alla tipologia di interventi effettuati, può essere necessario presentare anche la CILA o la SCIA. A lavori conclusi, il Comune rilascia un certificato di agibilità per tutte e due le unità.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.