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L’analisi di Immobiliare.it Insight rivela che nell’era post pandemia le vendite degli gli immobili in multiproprietà sono più che quadruplicate. Secondo Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it, “la paura del Covid ha portato molti a riconsiderare l’opportunità di usufruire di ambienti così intensamente vissuti da altri”.
La pandemia ha fatto da spartiacque a un prima (quando la multiproprietà era più una soluzione per le vacanze) e un dopo.
Ma questa soluzione abitativa a tempo (detta anche time-sharing) comporta vantaggi e rischi. Ma prima di firmare un contratto occorre informarsi. Ecco, dunque, tutto quello che devi sapere su come funziona la multiproprietà.
Come funziona la multiproprietà
Con la soluzione abitativa in multiproprietà, più soggetti sono di fatto pieni proprietari di uno stesso immobile, compresa una casa, o un appartamento in residence, hotel o camping dotato di tutti i servizi. Ciascuno di questi proprietari può godere del bene, a turno, per una frazione limitata dell’anno. Ciascun proprietario può acquistare la singola quota della proprietà indivisa di una singola unità abitativa, acquisendo il diritto perpetuo dell’uso e dell’alloggio in un periodo predeterminato di ogni anno.
I diritti sulla multiproprietà sono sanciti dall’Unione europea (Direttiva 2008/122/CE), che tutela gli i consumatori rispetto alla firma del contratto e al diritto alla rescissione del contratto entro 14 giorni per qualsiasi motivo e senza dover pagare una penale (il cosiddetto diritto di recesso), e in seguito anche nel caso il venditore non avesse fornito le informazioni richieste.
In Italia, questa soluzione è tutelata dal Codice del Turismo e dall’articolo 69 del Codice del Consumo, i quali definiscono la multiproprietà “un contratto di durata superiore a un anno tramite il quale un consumatore acquisisce a titolo oneroso il diritto di godimento su uno o più alloggi per il pernottamento per più di un periodo di occupazione”.
Tutto quello che c’è da sapere sulla multiproprietà
Il diritto di proprietà dell’immobile acquistato con la multiproprietà è riconosciuto a più soggetti contemporaneamente e in base alle quote di ciascuno, perciò il multiproprietario acquista una quota dell’immobile.
Ci sono però alcune cose da sapere prima di orientarsi verso tale soluzione. Ecco cosa sapere:
- La multiproprietà si inserisce in un condominio, con tanto di regolamento condominiale, quindi tutti i condomini hanno diritto di accesso e godimento delle parti comuni;
- Il contratto, obbligatoriamente in forma scritta, deve riportare tutte le informazioni utili (natura reale o obbligatoria, identificazione del venditore, descrizione dell’immobile, compresi i permessi edilizi, costi e IVA, stima delle spese comuni, base di calcolo degli oneri, spese di gestione e manutenzione, costi di riparazione e spese di trascrizione, modalità di risoluzione e recesso, clausole, dati identificativi delle parti che sottoscrivono, data della sottoscrizione, luogo di conclusione del contratto);
- L’acquirente deve ricevere informazioni circa le clausole contrattuali e la possibilità di esercitare il proprio diritto di recesso, con il divieto di versare un acconto durante tale periodo;
- Il contratto deve durare almeno un anno. La multiproprietà è continuativa e illimitata nel tempo, ma è una “proprietà turnaria”, utilizzabile a rotazione, anche per settimane consecutive (i periodi di utilizzo tra i multiproprietari sono fissati nell’atto di compravendita oppure indicati nel regolamento condominiale);
- Le spese comuni della multiproprietà devono essere ripartite tra i singoli proprietari sulla base delle quote;
- L’IMU deve essere versata dall’amministratore della multiproprietà, e viene suddivisa in base alle quote dei titolari della multiproprietà;
- Il multiproprietario può dare in affitto la casa, a patto che sia utilizzata nella settimana dell’anno in cui si ha il godimento turnario. Può anche demandare questo servizio a una società di gestione.
Il singolo multiproprietario può occupare la casa tutto l’anno?
Abbiamo chiarito che un contratto di questo tipo deve durare minimo un anno. Ciò non significa che il singolo proprietario possa occupare la casa per tutta la durata dell’anno. Il bene è un godimento turnario, quindi le settimane di utilizzo devono essere riportate per iscritto nell’atto di compravendita oppure nel regolamento condominiale. Ciascun utilizzo fuori dai periodi stabiliti o accordo stabilito tra i vari proprietari è ritenuto fuori dagli accordi legali scritti.
Vantaggi e svantaggi della multiproprietà
Sicuramente è un vantaggio per il tempo libero o per chi viaggia spesso e così può avere un posto disponibile nella propria località preferita. Questa soluzione può determinare un risparmio nel lungo periodo, senza correre il rischio del tutto esaurito nei periodi di alta stagione.
Tuttavia bisogna prestare attenzione prima di firmare un contratto, verificando di persona lo stato effettivo dell’immobile, accertandosi sul numero di multiproprietari, sui i periodi di validità, sull’ammontare delle spese di manutenzione.
Meglio accertarsi che dal contratto risulti la data di conclusione dei lavori di costruzione.