Indice dei contenuti
La pulizia dei filtri del condizionatore è una procedura importantissima per evitare l’accumulo di polveri che, con il diffondersi, possono disperdere nell’aria allergeni e provocare problemi respiratori agli abitanti della casa. Vediamo, allora, come procedere alla pulizia (e sanificazione) dei filtri.
Cosa usare per pulire i filtri dei condizionatori?
Per pulire i filtri non occorre l’intervento di un tecnico specializzato: è una procedura semplice, che non richiede attrezzatura particolare, e può essere svolta autonomamente. Dopo avere individuato il vano dietro il quale sono installati i filtri (in genere si trova al di sopra della griglia dell’aria), è sufficiente sganciare i ganci o svitare le viti per accedere all’area da pulire.
La sanificazione richiede invece l’uso di prodotti specifici, come disinfettanti che contengono i principi attivi per la distruzione dei microrganismi (che abbiamo imparato a conoscere e utilizzare tutti durante la pandemia) oppure kit pulizia appositamente dedicati al condizionatore, come schiume spray a base di alcol, solventi e profumi per ambiente.
Tali schiume si spruzzano direttamente sul condizionatore e vanno lasciate in posa circa 10 o 15 minuti affinché completino la sanificazione.
Cosa succede se non si puliscono i filtri del condizionatore?
Occuparsi periodicamente della pulizia del condizionatore è utile non solo per mantenere efficiente la sua prestazione energetica, in modo tale da ridurre i consumi e di conseguenza la bolletta dell’elettricità, ma anche per non comprometterne il funzionamento e per evitare l’accumulo di polvere e sporcizia che potrebbe arrecare disturbi alle vie respiratorie.
L’ambiente umido del condizionatore, infatti, può infatti provocare la nascita di batteri soprattutto negli apparecchi molto grandi in cui c’è maggiore quantità di acqua stagnante.
Leggi Anche: CONDIZIONATORE SULLA FACCIATA: IL COMUNE PUÒ ORDINARNE LA RIMOZIONE?
Quando vanno puliti i filtri del condizionatore?
In genere il condizionatore va pulito tra aprile e maggio, ossia prima che inizi la stagione estiva in cui tendiamo a tenerlo acceso più a lungo. Nel periodo in cui lo utilizziamo, la pulizia andrebbe svolta ogni due settimane; se l’ambiente è molto umido, anche una volta a settimana.
Alcuni condizionatori di ultima generazione sono dotati di una spia led sul display che ci ricorda di pulirlo. Negli ambienti di lavoro, inoltre, la sanificazione del condizionatore è obbligatoria tanto quanto la manutenzione.
Quanti filtri ha un condizionatore?
La frequenza e la procedura di pulizia dipende, infine, dal numero e della tipologia di filtri del condizionatore. I filtri a maglia di fili in materiale plastico possono essere puliti con un semplice getto d’acqua e rimontati una volta asciutti.
Per i filtri realizzati con materiale deperibile basta un getto d’aria (si può utilizzare l’aspirapolvere). Più difficile, invece, pulire autonomamente i filtri elettrostatici passivi o a carboni attivi, che vanno invece sostituiti dal un tecnico una volta usurati.