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Riordinare e pulire la casa può essere un’ottima terapia per il corpo e per la mente. Ne sono convinti gli psicologi, come la dottoressa Elisa Faretta che a IoDonna sostiene: “A livello psicologico riordinare la casa è una maniera di mettere ordine e schiarire anche la nostra mente”. Questo perché, osserva l’esperta, “le condizioni dell’ambiente in cui viviamo possono influire sul nostro stato mentale”.
Questa pratica tuttavia può contrastare con l’abitudine a procrastinare l’impegno. Di solito procrastiniamo perché non abbiamo chiari gli obiettivi e non sappiamo da dove cominciare. Così la casa rischia di diventare come il desktop disordinato del nostro computer.
Eppure ordinare casa può migliorare la produttività. Sapere da dove cominciare è un ottimo inizio per modificare le nostre abitudini, a piccoli passi.
Come si fa a tenere in ordine la casa
Da dove si comincia? Da piccoli e semplici passaggi. Ordinare casa può essere l’inizio di un cambiamento nella nostra vita. Cominciamo da una regola basilare: agire subito. Un antico proverbio insegna che possiamo cogliere l’attimo facendo subito una cosa, senza rimandarla ai giorni successivi. Perciò, non rimandiamo a domani quello che possiamo fare oggi. Questa regola può regalarci soddisfazioni, superando le barriere della pigrizia. Ecco cosa possiamo fare oggi per ordinare la casa, tenerla pulita, e vivere in un ambiente ospitale per noi che la abitiamo e per i nostri ospiti.
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Cominciamo dalle pulizie
Gli esperti consigliano di dedicare un giorno intero alle pulizie generali e regolari di tutta la casa, cominciando però da una stanza alla volta, tranne i bagni e la cucina che invece dovranno essere puliti quotidianamente.
Una pulizia regolare della casa può ridurre lo stress di doverla lavare più a fondo quando si accumulano sporcizie e disordine nel lungo periodo.
Passiamo al decluttering
Una volta pulita casa, possiamo procedere con il decluttering (tradotto: mettere in ordine), che significa rimuovere tutti gli oggetti indesiderati da casa. Ordinare l’armadio ci farà guadagnare spazio dove riporre oggetti dei quali non vogliamo liberarci, e ci restituirà più tempo per cercare quello che desideriamo.
Gli oggetti che utilizziamo più frequentemente o che sono necessari, dovranno essere più a portata di mano, quindi ordinati in cassetti con etichette o segni di riconoscimento, in modo che non finiscano in giro per la casa.
Ordinare le carte
Documenti, posta, riviste, bollette, buste riciclabili, addobbi e decori: tutti questi fogli possiamo ordinarli in spazi riconoscibili e a loro dedicati, in modo da non dover mettere la casa a soqquadro per cercarli.
Praticare il Sundayreset
Sundayreset è un termine divenuto hashtag virale soprattutto in tempi di pandemia. È il bisogno di riordinare e fare pulizie in casa accompagnando queste pratiche con la meditazione. Durante le faccende domestiche possiamo ascoltare un podcast o della musica, parlare al telefono con gli auricolari, svolgere altre attività contemporaneamente. Questa pratica ci aiuta a rendere meno faticoso o noioso i momenti in cui ordiniamo casa.
A tal proposito, possiamo fissarci un obiettivo. Ad esempio, decidiamo di dedicare 20 minuti al giorno per rimettere a posto casa. Questo esercizio quotidiano ci aiuterà a recuperare oggetti fuori posto e a tenerla sempre in ordine. Soprattutto a non dover poi fare il “lavoro grosso” e faticoso dopo mesi di disordine accumulato.
Cosa fare ogni giorno per tenere casa in ordine
Cosa fare in questi 20 minuti da dedicare ogni giorno alla casa? Oltre a mettere a riporre gli oggetti fuori posto o in giro per la casa, possiamo:
- Rifare il letto se disfatto;
- Ordinare il piano della cucina;
- Sistemare eventuali scarpe o indumenti in giro per la casa;
- Arieggiare le stanze per una qualità dell’aria più salubre;
- Lavare i pavimenti;
- Sistemare dei fiori freschi o curare delle piante;
- Apportare piccoli cambiamenti.
Ma attenzione a non esagerare con la mania dell’ordine
La pratica del Sundayreset non dovrebbe sconfinare in ossessione, o nel bisogno ossessivo di mettere ordine. La dottoressa Faretta mette in guardia dal rischio che ordinare casa diventi una pratica ossessivo-compulsiva. “Di solito – spiega – è un modo inconsapevole per impedire alle emozioni di emergere, o per gestire insicurezze radicate, o per sentirsi a posto con la coscienza. In pratica la persona sta tenendo a bada qualcosa e al contempo sta mantenendo il suo equilibrio grazie a queste azioni rituali, che però hanno un prezzo alto: la mancanza di libertà nel vivere il proprio tempo e l’impossibilità di lasciarsi andare pienamente al relax, alle emozioni, ai cambiamenti”. L’ossessione maniacale, dunque, può nascondere altro.