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Un auto parcheggiata male, un panno che gocciola sul balcone del vicino o piante innaffiate creando cascate d’acqua fastidiose sono solo alcuni dei più comuni motivi che spingono i condomini a lamentarsi dei propri dirimpettai.
Per rendere più semplice la vita di condominio la figura dell’amministratore è necessaria affinché liti e dissapori vengano smorzati sul nascere per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli. Ma cosa succede se, a seguito di una lite, l’amministratore di condominio non interviene?
Quali sono i compiti dell’amministratore di condominio?
L’amministratore di condominio è una figura professionale indispensabile all’interno di un edificio abitato da più persone.
Oltre a tenere le fila economiche e strutturali del palazzo di cui è responsabile e, dunque, di far quadrare i conti, rispettare le scadenze di pagamento delle utenze, occuparsi della manutenzione delle parti comuni e dei cambiamenti decorativi o architettonici da apportare alla struttura, il suo compito è anche quello di mantenere un contesto rilassato e quanto più amichevole all’interno del condominio.
Benché i dissapori tra condomini possano spesso essere risolti in sede privata e con l’aiuto del buon senso, vi sono casi in cui l’amministratore è obbligato per legge ad intervenire. Questi includono:
- comportamenti volti a danneggiare parte del condominio o oggetti presenti nelle zone comuni (piante, decorazioni, ecc.);
- violazioni delle regole condominiali (come rumori forti in orari non concordati).
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Lite tra condomini: cosa fare se l’amministratore non risolve il problema?
Assolvere ai compiti dell’amministratore di condominio, tuttavia, non è sempre facile. Ci sono casi in cui la persona incaricata non riesce a risolvere la controversia in atto o decide di non intervenire per altri motivi.
In questo caso, se l’ammnistratore non risolve il problema, l’iter da seguire è quello della mediazione. Sarà compito di un mediatore – individuato in sede legale – quello di trovare un accordo tra le parti e farlo rispettare.
Se questo non avviene i condomini dovranno rivolgersi al Giudice di Pace, per conto proprio se la controversia è privata, e per conto proprio e del condominio se si tratta di una questione che riguarda l’intero stabile.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.