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Tra gli ospiti più indesiderati in casa ci sono i topi. Ai roditori la cultura popolare associa il pericolo di malattie, ma anche alcune paure radicate da tempo. La musofobia è la paura dei topi che, nel mondo della psicologia, può sfociare in una vera e propria fobia per il genere dei roditori. Tuttavia, andrebbero distinti i topi dalle pantegane. I primi sono di dimensioni inferiori, con una lunghezza di circa 10 centimetri. Mentre i ratti sono più grandi, si presentano con una lunga coda e un corpo che può sfiorare il mezzo metro.
Un’infestazione da topi può causare gravi danni strutturali ed elettrici a casa, cortile o azienda. I topi possono anche danneggiare le colture e contaminare il cibo.
Ancora più problematica può risultare la presenza di ratti, poiché sono in grado di trasmettere gravi malattie all’uomo come la rabbia, il colera, la peste, l’epatite o la salmonella.
Più comune, invece, è l’infezione da Hantavirus, che può avvenire nell’uomo per contatto diretto con feci, saliva, urine di roditori infetti o per inalazione dei virus attraverso escrementi di roditori. Chi viene contagiato può sviluppare sindromi polmonari, nefriti ed emorragie a causa del danneggiamento dell’endotelio vascolare.
Per questi, e altri motivi, è importante capire come catturare un topo in casa, e prevenirne la presenza.
Come catturare un topo in casa
La presenza di escrementi e il caratteristico verso ci metteranno subito sulle tracce del topo che si nasconde in casa. Gli escrementi sono riconoscibili come dei piccoli chicchi di riso neri, di forma granulare. Nei topi non superano gli 8 millimetri. Quelli dei ratti possono invece raggiungere i 20 millimetri di lunghezza.
Una volta individuata la presenza di un topo, bisognerà immediatamente:
- Buttare via i generi alimentari con cui sono venuti in contatto o che potrebbero aver contaminato;
- Evitare di chiudere i buchi delle tane per non creare altre scappatoie e vie d’uscita. Inoltre, il topo potrebbe morire soffocato, generando problemi igienici più gravi.
Dopo questa fase, possiamo procedere con la cattura attraverso i metodi tradizionali, con l’aiuto di trappole casalinghe, che possono essere a molla o non letali, facilmente acquistabili in negozi specializzati o tramite le piattaforme in rete.
Le trappole devono essere posizionate in cucina (il luogo preferito dei roditori, e non solo) e nei punti della casa dove in genere sono presenti gli escrementi del topo o dove si sente squittire.
Sulle trappole andrà riposto poco cibo (non molto, altrimenti l’animale tenderà a rosicchiarne solo la parte esterna). Dopodiché bisognerà pazientare qualche giorno.
Una volta catturato, dovremo munirci di guanti, sbarazzarci del sacchetto e disinfettare accuratamente tutte le superfici.
Si possono scegliere metodi non letali con piccole quantità di cibo su un foglio carta da cucina, sotto il quale potremo sistemare un bidone-trappola.
Nei casi peggiori occorrerà la derattizzazione di una ditta specializzata.
Come prevenire la presenza di topi in casa
Mantenere gli ambienti domestici puliti, adottare comportamenti e strategie per tenerli lontani, è la migliore prevenzione. Nelle case in campagna, o nei pianterreni, la presenza di roditori è più probabile. I topi sono attratti dai luoghi piccoli, gli angoli riparati, gli ambienti sporchi, pertanto bisogna:
- Evitare di lasciare cibo o avanzi in casa e in cucina;
- Ordinare casa, evitando di creare nascondigli, possibili tane e cataste di oggetti;
- Chiudere fessure e buchi;
- Non trascurare i garage e le cantine;
- Tenere in ordine prati e giardini, evitando sterpaglie o angoli fitti e incolti (meglio evitare vicino casa l’uso di piante striscianti che sono un ottimo rifugio per i topi).