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Se il giardino è stato infestato dalle processionarie, è necessario fare molta attenzione, dal momento che si tratta di un animale che può danneggiare la salute delle piante, degli animali domestici e dell’uomo.
Vediamo che cos’è la processionaria, perché è pericolosa e come eliminarla con metodi naturali.
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Che cos’è la processionaria
L’aspetto della processionaria è quello di un bruco con la superficie cosparsa di peli. Si tratta di un infestante pericoloso sia per le piante di cui si nutre, sia per la salute degli animali e degli esseri umani.
Occorre quindi trattare con grande cautela il problema della proliferazione delle processionarie nel giardino e non trascurarlo, provvedendo il prima possibile a eliminare l’infestazione.
La processionaria del pino possiede una fitta peluria: è proprio questa a essere pericolosa, in quanto ha un potere urticante.
A contatto con la pelle dell’uomo, può provocare reazioni allergiche ed eruzioni cutanee che danno dolore, rossore e prurito.
Negli animali domestici può provocare danni e malattie anche più gravi fino alla morte, anche perché cani e gatti potrebbero mangiare questi bruchi.
Per quanto riguarda la vegetazione, infine, la processionaria attacca le piante, in particolare pini e querce, e ne mangia le foglie, danneggiando gli alberi.
Come eliminare la processionaria dal giardino
Eliminare le processionarie non è facile e bisogna prestare grande attenzione.
Tentare di bruciare i nidi delle processionarie può essere addirittura controproducente, in quanto si rischierebbe di disperdere i peli urticanti nell’aria, aumentando la possibilità per persone e animali di entrarvi in contatto.
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Cosa fare, dunque? Esistono dei rimedi naturali ed efficaci per debellare questo bruco. Una possibilità è quella di agire a monte, ossia trovare, rimuovere e distruggere i nidi di processionarie durante il periodo invernale, in modo da evitare che prolifichino.
Se, invece, l’infestazione si è già diffusa, si possono effettuare degli interventi utilizzando metodi biologici, cioè usando batteri e bacilli capaci di eliminare le processionarie.
Infine, un altro sistema si avvale di trappole, come quelle collanti, con l’uso di sostanze vischiose, o come quelle ai feromoni, che intrappolano i bruchi impedendo loro di riprodursi.