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La costruzione di una tettoia è un intervento edilizio in piena regola, prima di procedere ai lavori occorre perciò chiedere l’autorizzazione edilizia al proprio Comune.
Sono escluse da questo vincolo le tettoie molto piccole che coprono lo spazio necessario a ripararsi dagli agenti atmosferici, in questo caso non ci vuole nessun permesso.
Ci sono alcune regole da seguire, soprattutto in tema di distanze dai vicini.
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Distanze minime tra due tettoie e regole generali
La distanza minima tra due tettoie confinanti, quando sono in regola, è generalmente di tre metri, che vengono calcolati prendendo come punto di riferimento non la muratura delle abitazioni, ma gli ultimi centimetri di sporgenza delle stesse tettoie.
Se uno dei due vicini ha già costruito questo elemento architettonico, l’altro non può farlo se, costruendo la nuova tettoia, lo spazio tra le due di riduce a meno di tre metri di distanza.
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Quando una tettoia è un abuso?
Le tettoie costruite senza permesso sono abusive.
Chi le ha costruite deve necessariamente demolirle, per non incorrere in un procedimento penale per abuso edilizio.
Per evitare la condanna, il reato deve essere prescritto: dopo 4 anni o, se c’è stato un rinvio a giudizio, dopo 5 anni.
Anche se c’è la prescrizione, il Comune può però obbligare il proprietario alla demolizione della tettoia abusiva.
Si può chiedere una sanatoria solo se la costruzione è già in regola con il piano regolatore urbano e se ci si è dimenticati di chiedere l’autorizzazione al Comune.
La tettoia costruita su un condominio poi deve rispettare requisiti precisi, anche se autorizzata:
- non pregiudicare la stabilità dell’edificio;
- non intaccare il decoro architettonico;
- non violare le norme sulle distanze minime.
Infine, se il vicino di casa ha costruito una tettoia senza permesso edilizio, per calcolare la distanza tra gli elementi non bisogna tenere conto di quella abusiva, ma si prendono in considerazione le pareti delle abitazioni che devono essere separate sempre dai già citati tre metri.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.