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Emissione di radiazioni elettromagnetiche pericolose e perdita del valore nutrizionale: sono tra i presunti effetti collaterali della cottura su piano a induzione che spaventano ancora troppe persone alla ricerca di una cucina nuova. Ma i fornelli ad induzione provocano davvero questi effetti?
Anche se in un primo momento i fornelli ad induzione hanno destato un po’ di perplessità in Italia, ora stanno conquistando il cuore delle cuoche e dei cuochi amatoriali e professionali di tutta la penisola grazie al loro design accattivante e futuristico.
Le piastre a induzione: cosa sono e come funzionano?
Il fornello a induzione sfrutta il principio dell’induzione elettromagnetica per scaldare le pentole utilizzate per la cottura dei cibi. Il piano cottura a induzione, detto anche piastra, funziona grazie alla corrente elettrica: è infatti provvisto di una bobina conduttrice dove scorre la corrente elettrica alternata ad una frequenza tra i 20 kHz e i 50 kHz. Il piano cottura è in vetroceramica e al di sotto di questo sono posizionate le bobine che generano il campo magnetico che si trasferisce direttamente alle pentole. Il calore arriva quindi in maniera diretta alle pentole, con una notevole riduzione della dispersione di calore.
Nonostante molte famiglie stiano sostituendo la cucina a gas con le piastre a induzione, persistono però alcuni dubbi sugli eventuali effetti negativi per la salute.
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Radiazioni elettromagnetiche e frequenze utilizzate
Uno dei dubbi più frequenti riguarda la presunta emissione di radiazioni elettromagnetiche pericolose. In realtà, i piani cottura a induzione utilizzano frequenze basse o intermedie che vanno da 20 a 100 kHz, ossia le stesse frequenze emesse da molti altri elettrodomestici e dispositivi in casa tipo gli schermi o i monitor di televisori o computer, radio, lampadine a risparmio energetico, Wi-Fi e forni a microonde.
I limiti di riferimento per la sicurezza
Secondo International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP), anche i fornelli ad induzione non possono superare una radiazione magnetica di riferimento di 6,25 microtesla (μT) a 30 cm dalla zona di cottura nel caso si utilizzi una singola piastra ed a condizione che sia completamente coperta da una padella. Infatti, se la pentola è più piccola della piastra o quando viene toccata durante la cottura, una debole corrente elettrica viene rilasciata solo al di sotto di una distanza di 1 cm.
Il Ministero della Salute svizzero ha stabilito che il valore indicativo di sicurezza non viene superato quando la persona che cucina è posizionata a 5 o 10 cm di distanza dai fornelli, indipendentemente dal numero di piani cottura utilizzati contemporaneamente.
Il valore nutrizionale
Per quanto riguarda i valori nutritivi degli alimenti cucinati sulle piastre ad induzione, non esiste nessuna evidenza scientifica che sottolinei che questa modalità di cucinare ne alteri la composizione chimica, che generi sostanze nocive o che ne abbassi il valore nutrizionale rispetto alla modalità di cucina convenzionale.
Insomma, da tutti i punti di vista la cottura su piano a induzione è sicura.