Indice dei contenuti
Ci sono lavori di casa che richiedono lo spazio di pochi minuti, soprattutto se svolti con regolarità. Tra questi rientrano lo spolvero di arredi e soprammobili, il lavaggio dei pavimenti e delle scale, la pulizia dei lampadari, la sterilizzazione dei bagni. Poi però ce ne sono altri, molto più impegnativi, che comportano un impiego di forze e di tempo decisamente più importante. Anche perché riguardano la sostituzione di alcuni elementi imprescindibili per un’abitazione.
E così, capita a tutti di dover sostituire il materasso del proprio letto. Ci si può trovare davanti ad un oggetto usurato dai precedenti proprietari dell’appartamento, oppure può sorgere il desiderio di cambiare quello su cui si è dormito per tanti anni: ad ogni modo, il problema che si pone in queste situazioni è come smaltirlo in maniera corretta, senza arrecare danno all’ambiente e rischiare una contravvenzione.
Come smaltire un vecchio materasso da buttare
Innanzitutto è bene sapere che, secondo quanto indicato dalla normativa in materia, il materasso non rientra tra i classici rifiuti solidi urbani (denominati tramite la sigla RSU), ma viene classificato con la dicitura di oggetto ingombrante. Questo che sembra un dettaglio è invece un elemento da non sottovalutare, visto che la procedura di smaltimento cambia radicalmente in merito alle due tipologie descritte.
Infatti, aldilà delle singole indicazioni ricevute dai cittadini da parte degli uffici comunali preposti, è universalmente valida la regola che individua le isole ecologiche territoriali come i luoghi più idonei per accantonare il materasso usurato. In questa sede, l’accessorio verrà così smembrato dagli operatori specializzati e riutilizzato nelle sue parti riciclabili. Cosa che invece non si verificherebbe qualora fosse gettato nel classico cassonetto dell’immondizia.
Per buttare un materasso bisogna rivolgersi al negozio dove lo si è acquistato?
Esistono altre modalità per disfarsi di un materasso usato? Sono moltissimi i cittadini che – per comodità o per altre motivazioni – si rivolgono direttamente al negozio presso cui è stato acquistato. Anche questa può essere considerata una prassi corretta, anche se capita spesso che siano gli stessi titolari del negozio a recarsi in un secondo momento presso l’isola ecologica più vicina. Il risultato, dunque, è sempre lo stesso, ma con un passaggio in più.
Infine, il capitolo riguardante i costi di smaltimento. Tra le due soluzioni indicate, la prima non prevede alcuna spesa da sostenere a carico del proprietario del materasso. La seconda invece può risultare onerosa, vista l’assistenza che i negozianti devono garantire al cliente: può capitare che venga richiesto il pagamento di una cifra compresa tra i 30 e i 60 euro per recarsi presso l’isola ecologica al posto dei proprietari del materasso.