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Una delle tendenze che hanno assunto dimensioni maggiori in Italia negli ultimi anni è quella relativa alla sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico, sia quelli che prevedono l’utilizzo della caldaia, sia quelli originati dal funzionamento di una stufa a combustione.
In particolare, questi ultimi apparecchi sono presenti nelle case di milioni di italiani, ma in molti casi la loro installazione risale alla metà del secolo scorso, quando il boom economico del nostro Paese permise a tantissime persone – da Nord a Sud – di dotarsi di uno strumento che generasse calore dal bruciamento del legno.
Oggi tutti sappiamo che, accanto a quella descritta, sono presenti in commercio altre tipologie di prodotti per alimentare la stufa. Nello specifico, i sacchetti di pellet hanno riscosso un successo davvero inaspettato per la portata e la diffusione del loro utilizzo.
Come conservare i sacchi di pellet dentro casa
Nonostante quanto detto, c’è ancora un numero assai corposo di cittadini che non sa bene dove collocare i sacchetti di pellet all’interno dell’abitazione per conservarli al meglio. Al netto del fatto che la loro composizione esterna preveda la presenza di un’imbottitura in plastica termosaldata, esistono delle regole da seguire per evitare che il cippato si rovini e causi il malfunzionamento della stufa.
Innanzitutto, è bene sapere che il nemico principale del pellet è l’umidità ambientale. Infatti, affinché rimanga secco e asciutto, il materiale deve rimanere assolutamente distante dall’acqua, ma anche da superfici e materiali che possano bagnarsi.
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Come evitare che il pellet si rovini
La seconda cosa da tenere in considerazione riguarda il contatto diretto del pellet con il pavimento. Una pratica da evitare, privilegiando il collocamento dei sacchetti in posizione rialzata su scaffali, mensole o bancali in legno (ancor meglio se non completamente chiusi nella parte inferiore, con la presenza di fessure d’aria o l’alternanza di assi parallele).
Infine, è bene anticipare il deposito del pellet in cantina, in garage o in uno sgabuzzino con un passaggio all’interno delle mura domestiche, specialmente se il materiale viene fatto arrivare presso la propria dimora nel periodo autunnale o in quello invernale. Questo perché capita spesso che i grandi fornitori all’ingrosso che distribuiscono il cippato ai piccoli rivenditori lascino il pellet esposto agli agenti atmosferici.
Dunque, un momentaneo accantonamento dei sacchetti in casa, può eliminare eventuali residui di umidità presenti nel cippato.
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