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Il cinema italiano ha una nuova stella. Il debutto da regista di Paola Cortellesi sta riportando gli italiani nelle sale cinematografiche come non accadeva da tempo. Intanto, poche ore fa, l’attrice comica e sceneggiatrice romana ha ritirato il riconoscimento dell’ANEC perché il suo film, “C’è ancora domani” è il più visto dell’anno, ed è Biglietto d’Oro 2023. Dalla prima alla Festa del Cinema di Roma 2023 all’8 novembre, il contatore degli incassi ha superato gli 8 milioni di euro, ed è già il film più visto dopo la pandemia.
Tra i tanti segreti di questo successo che sta risvegliando la voglia di cinema, c’è sicuramente il lavoro di costumi e di selezione delle località e delle scene. Vale la pena ripercorrere i luoghi di questa commedia ambientata nel secondo dopoguerra, e che in parte rievoca i fasti del cinema neorealista.
Dov’è stato girato C’è ancora domani?
La patina di storia, il bianco e nero, la Roma del cinema neorealista prima della Dolce Vita. Tutte queste sensazioni, e tanto altro, stanno portando la pellicola di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani”, nel cuore degli italiani. Le location dove è stato girato il film hanno risvegliato ricordi e voglia di esserci in quei posti. Il film in cui Delia è protagonista assoluta, ha riportato i quartieri romani al centro del cinema. Proprio in questi angoli di arte e popolarità, la regista ha trasformato Roma in un set cinematografico.
Cominciamo dal cortile dove la protagonista Delia (interpretata dalla stessa regista) abita con la sua famiglia. Le ambientazioni sono state ricostruite in via Bodoni, cuore pulsante del quartiere popolare Testaccio. Qui Delia incontrerà il soldato americano William, in particolare si vedranno sul Lungotevere del rione Testaccio, ben riconoscibile, e tappa obbligata per i turisti che vorrebbero scoprire la Roma più tipica e popolare.
Gli interni domestici sono opera della scenografa Paola Comencini, che li ha ricostruiti a Cinecittà, la leggendaria fabbrica dei sogni del cinema italiano, prima che gli Studios hollywoodiani diventassero la capitale del cinema mondiale.
Delia si vede spesso aggirarsi in quello che per i romani è il riconoscibile nuovo mercato di Testaccio, che per le scene del film è stato riconvertito in un vecchio mercato tipico dell’epoca, a Roma Sud. Si possono riconoscere le bancarelle tipiche del dopoguerra.
Paola Cortellesi guarda al Neorealismo
Delia si muove spesso lungo i viali e le stradine resi celebri dai grandi Maestri del neorealismo: De Sica, Rossellini e Visconti. Impossibile non pensare al premio Oscar Anna Magnani nei panni di Maddalena Cecconi in Bellissima, il cui carattere ha dato ispirazione al personaggio di Delia. La lotta per la conquista dei diritti passa proprio dalla Roma ricostruita dalle ceneri, la “città aperta” dove non a caso, dopo la ricostruzione dalle ceneri della guerra, nel 1957 venivano firmati i trattati istituitivi della Comunità economica europea. Da questi vicoli di povertà e di “ragazzi di vita” è nato il sogno europeo.
*Immagine in alto – Credits to @paolacortellesireal