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Il Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro ci restituisce l’immagine dell’Italia dei Comuni negli immediati anni post-unitari, prima delle grandi urbanizzazioni industriali. “Dei paeselli…accovacciati sulla riva come a bere”. Dei paesaggi onirici che oggi affascinano i turisti di tutto il mondo.
Mentre questo mondo sembra scomparire, c’è un’Italia che resiste ai cambiamenti radicali della modernità proprio attraverso la modernità e le tecnologie. La fotografia di questo Belpaese appare nitida in un rapporto dal titolo “Soluzioni e tecnologie per i piccoli comuni e le aree montane”, a cura di Domenico Sturabotti (direttore Symbola) e promosso da Fondazione Symbola, Fondazione Hubruzzo e Carsa, nell’ambito dell’osservatorio Officina Italia.
Uno studio patrocinato da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani), Touring Club Italiano, Fondazione Cariplo, Coldiretti, Legambiente.
La Legge Salva Borghi: cosa prevede
Da questa raccolta di informazioni emergono ben 44 progetti “tech” per piccoli Comuni applicati in vari ambiti: agricoltura, agroalimentare, cultura e turismo, energia, gestione delle acque, gestione delle foreste, interconnessione e networking, mobilità, prevenzione e sicurezza, scuola e formazione, servizi alla comunità.
Vere e proprie pratiche di eccellenza con l’obiettivo di rivitalizzare queste piccole comunità dalla forte identità storica, culturale, sociale, economica.
La legge “Salva Borghi”, numero 158 del 2017 porta il nome di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Un percorso legislativo che sbloccò numerosi finanziamenti per riqualificare i piccoli centri. Oggi fioriscono progetti per incentivare l’acquisto, a costo simbolico, di case in piccoli borghi, che altrimenti rischierebbero l’etichetta di paesi fantasma.
Sergio Galbiati, alla guida della Fondazione Hubruzzo, ricorda l’esperienza di Officina L’Aquila e Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appenino.
I 44 progetti attivi
Queste 44 buone pratiche sono elencate nel rapporto e abbracciano più realtà concrete: dalla startup Humus Jop, per ridare dignità al lavoro nei campi, a Winnica, per applicare nuove tecnologie e linfa energetica nella produzione dei vigneti. Dall’app MuseOn (Link: http://museon.eu/ al territorio montano della Valle di Primiero energeticamente autonomo grazie all’idroelettrico.
Ancora, il progetto Digital School Bus. E persino nel campo della salute, con la telemedicina sperimentale del programma InTouch Health.