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Elista, capitale della Repubblica di Calmucchia, nel cuore della steppa russa, è una città che affascina e sconcerta al tempo stesso. Conosciuta come la “città degli scacchi”, Elista deve la sua fama a un progetto nato dalla mente di un leader eccentrico e visionario, Kirsan Ilyumzhinov.
Un dittatore “rapito dagli alieni”
Kirsan Ilyumzhinov, eletto presidente della Calmucchia nel 1993, era un personaggio enigmatico e controverso. Miliardario, appassionato di scacchi e buddismo, Ilyumzhinov sosteneva di essere stato rapito dagli alieni nel 1997, un evento che avrebbe segnato profondamente la sua visione del mondo e il suo stile di governo.
Nonostante le accuse di corruzione e autoritarismo, Ilyumzhinov era un leader carismatico e popolare, capace di conquistare il sostegno della popolazione con promesse di sviluppo e prosperità. La sua passione per gli scacchi lo spinse a trasformare Elista in un centro internazionale per questo sport, investendo ingenti risorse nella costruzione di infrastrutture e nell’organizzazione di eventi di rilievo mondiale.
City Chess, la città degli scacchi
Nel 1998, Ilyumzhinov realizzò il suo sogno più ambizioso: la creazione di City Chess, un complesso residenziale e sportivo dedicato interamente agli scacchi. City Chess, situata alla periferia di Elista, divenne il simbolo della passione di Ilyumzhinov per questo sport e della sua volontà di trasformare la Calmucchia in una meta turistica e culturale di rilievo internazionale.
Il complesso, progettato dall’architetto Alexander Rochegov, si ispirava all’estetica degli scacchi, con edifici a forma di pedine, torri e alfieri, disposti su una scacchiera gigante. City Chess ospitava un hotel di lusso, un centro congressi, un museo degli scacchi e numerose sale da gioco, dove si svolgevano tornei e competizioni di livello mondiale.
Le Olimpiadi degli scacchi del 1998
L’evento che consacrò Elista come la “città degli scacchi” furono le Olimpiadi degli scacchi del 1998, organizzate da Ilyumzhinov con grande sfarzo e partecipazione internazionale. Le Olimpiadi, che videro la partecipazione di oltre 1.500 giocatori provenienti da 110 Stati, furono un successo di pubblico e critica, contribuendo a promuovere l’immagine di Elista e della Calmucchia nel mondo.
Tuttavia, l’organizzazione delle Olimpiadi fu anche oggetto di polemiche e critiche, a causa dei costi elevati e delle accuse di corruzione e clientelismo. Nonostante le controversie, le Olimpiadi degli scacchi del 1998 rimasero un evento storico per Elista e per il mondo degli scacchi, un simbolo della passione e della visione di un leader controverso e visionario.
Elista oggi: eredità e sfide
Oggi, Elista conserva ancora il fascino e l’atmosfera della “città degli scacchi”. City Chess, seppur in parte abbandonata e decadente, rimane un luogo suggestivo e unico al mondo, meta di appassionati di scacchi e turisti curiosi. Il museo degli scacchi, che conserva una ricca collezione di cimeli e testimonianze legate alla storia di questo sport, è un punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati.
Tuttavia, Elista deve affrontare anche numerose sfide, legate alla povertà, alla disoccupazione e alla mancanza di prospettive per i giovani. La Calmucchia, una delle regioni più povere della Russia, fatica ad attrarre investimenti e a sviluppare un’economia sostenibile. Il turismo, seppur in crescita, non è sufficiente a garantire un futuro prospero alla regione.
L’eredità di Ilyumzhinov, un leader controverso e visionario, rimane un tema dibattuto e complesso. Da un lato, il suo progetto di trasformare Elista nella “città degli scacchi” ha contribuito a promuovere l’immagine della Calmucchia nel mondo e a creare un’identità culturale unica. Dall’altro, le accuse di corruzione e autoritarismo hanno gettato un’ombra sulla sua figura e sul suo operato.
Elista, la “città degli scacchi”, è un luogo che racconta una storia affascinante e controversa, un simbolo della passione e della visione di un leader che ha voluto trasformare il suo paese in un centro internazionale per gli scacchi