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Dopo l’incontro di dicembre scorso, il 16 gennaio, a Roma, il Ministro Salvini ha istituito un nuovo tavolo di consultazioni tra FIMAA-Confcommercio (Federazione Italiana Mediatore Agenti d’Affari), FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere nuovamente del Piano Casa e delle principali questioni relative al patrimonio immobiliare esistente e alla riconversione degli edifici soggetti a destinazione pubblica.
Vediamo quali sono state le proposte avanzate dalle associazioni che rappresentano la categoria del settore edilizio-immobiliare e cosa si auspica per il prossimo futuro.
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Le proposte di FIMAA-Confcommercio
Per FIMAA-Confcommercio si deve agire nell’ottica di:
- agevolare la riconversione e i cambi di destinazione d’uso degli immobili esistenti, ciò consentirà di invertire gli asset immobiliare che al momento sono in disuso;
- razionalizzare il comparto edilizio, per impattare positivamente sulla vita delle persone, garantendo alloggi accessibili e adeguati;
- semplificare delle politiche urbanistiche;
- adottare la cedolare secca per la locazione degli immobili commerciali, che potrebbe configurarsi come un passo verso la semplificazione fiscale.
Il vicepresidente vicario dell’associazione Maurizio Pezzetta ha, inoltre, sottolineato l’importanza di ottimizzare il tessuto edilizio andando a demolire e ricostruire, laddove si presentino le condizioni, gli immobili “eccessivamente vetusti” e che risultano “dispendiosi da riconvertire e riqualificare”.
Cosa ha proposto FIAIP
Per FIAP, la priorità è di fare in modo che vi siano le condizioni necessarie affinché possa verificarsi un aumento dell’offerta nel mercato delle abitazioni che determinerà “fisiologicamente un calmieramento dei valori sia di locazione che di compravendita agevolando l’accesso alla Casa a tutela del diritto all’abitazione”, ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’associazione Baccarini.
Le proposte presentate da FIAIP mirano a:
- aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale e pubblica;
- agevolare i cambi di destinazione d’uso di uffici in abitazioni;
- facilitare la digitalizzazione delle procedure operative per accedere agli atti presso gli uffici comunali, rendendo più rapide le verifiche sugli immobili e individuando preventivamente e velocemente eventuali lievi difformità;
- fare in modo che vi siano strumenti “rassicuranti e criteri incentivanti, sia di natura fiscale che tecnica, per l’iniziativa privata”.
Il prossimo incontro è previsto per marzo, si attendono, quindi, ulteriori aggiornamenti.