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Arrivano notizie poco rassicuranti dal mercato immobiliare statunitense: i tassi di interesse dei mutui a 30 anni continuano a salire e, per la prima volta, hanno superato il 7%, un valore che non veniva toccato dal 2002.
Tassi di interesse sui mutui sino al 7% negli USA
A rendere nota la cosa è stata la Federal Home Loan Mortgage Corporation: l’azienda, nota comunemente come Freddie Mac, è una tra le maggiori società statunitensi nel settore dell’immobiliare e dell’emissione di mutui, questa ha registrato infatti un ulteriore aumento dei tassi di interesse sui muti, i quali si sono attestati al 7,08%.
Un aumento considerevole, se si considera che un anno fa erano appena sopra il 3%.
L’analisi della Mortgage Bankers Assosiations (MBA) non si discosta di molto da quella della Freddie Mac; la MBA, infatti, ha indicato che i tassi di interesse sui mutui trentennali (la modalità più diffusa negli Usa) ad oggi sono del 7,16%, cifre simili non se ne erano viste dall’inizio del millennio.
Il vicepresidente della MBA, Joel Kan, ha affermato che i tassi sono aumentati per la decima settimana consecutiva e di conseguenza la richiesta di mutui è rimasta al ritmo più lento dal 1997.
Questi scossoni nel mercato immobiliare statunitense si erano iniziata a vedere già durante il biennio 2020/2021, quando si era registrata una prima forte impennata dei prezzi delle case, a seguito dell’aumento della domanda nei primi due anni di pandemia.
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Qual è l’andamento delle domande di mutui
Le domande di mutui per l’acquisto di una casa dopo questo ulteriore aumento sono diminuite del 2% nel corso dell’ultima settimana, ma rispetto alla medesima settimana di ottobre del 2021 la differenza è del 42%.
Più preoccupanti sono le domande di rifinanziamento, le quali rispetto ad un anno fa sono diminuite dell’86%.
A tali livelli i tassi di interesse peseranno sulle famiglie in maniera assai consistente e renderanno ancora più difficile l’accesso alla proprietà della casa.
Questo è un fattore che peserà sull’economia americana nei prossimi trimestri ed un fattore da non sottovalutare nemmeno per le eventuali ricadute che potrebbe avere nell’economia mondiale.