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La franchigia sulla successione di immobili è una soglia di esenzione fiscale applicata in Italia sull’imposta di successione.
Comprendere le franchigie e le relative aliquote di tassazione è essenziale per una pianificazione patrimoniale efficace. Consente agli eredi di prepararsi adeguatamente per le possibili implicazioni fiscali dell’eredità e di prendere decisioni informate su come gestire o disporre degli asset ereditati.
Scopriamo insieme, nel dettaglio, che cos’è la franchigia e quando si applica.
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Cos’è la franchigia sulla successione di immobili?
La franchigia nella successione di immobili è un importo stabilito per legge che può essere ereditato senza dover pagare imposte sulla successione. Questo importo esente da tassazione dipende dal legame di parentela tra il defunto e l’erede.
La franchigia nella successione di immobili rappresenta quella parte dell’eredità che può essere trasferita senza il pagamento dell’imposta sulle successioni. Un altro aspetto fondamentale da tenere sempre in considerazione è questo: il sistema di franchigia viene applicato sia nel caso delle successioni che in quello delle donazioni, proprio per evitare che le persone ricorrano a scappatoie legali e non paghino le tasse.
Applicazione della franchigia
Come accennato, la franchigia si applica in modo specifico in base al grado di parentela tra il defunto e l’erede. Per i parenti più stretti, quali coniugi e figli, la franchigia è generalmente più alta, riflettendo la volontà di proteggere il benessere finanziario della famiglia nucleare dopo la perdita di un suo membro.
Ecco i dettagli delle franchigie applicabili:
- Ascendenti e discendenti diretti (es. genitori e figli): la franchigia ammonta a 1 milione di euro.
- Fratelli e sorelle: beneficiano di una franchigia di 100.000 euro.
- Eredi con handicap grave: per questi, la franchigia è elevata a 1,5 milioni di euro, a prescindere dal grado di parentela, a condizione che sia certificato secondo la legge 104.
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Aliquote di Imposizione superate le franchigie
Quando il valore dell’eredità supera la franchigia, l’eccedenza è soggetta a tassazione. Le aliquote variano in base al grado di parentela:
- 4% per coniugi e discendenti diretti, che riflette una tassazione relativamente bassa per proteggere il nucleo familiare.
- 6% per fratelli e sorelle, un po’ più alta, data la minore immediatezza del legame familiare.
- 8% per altri eredi, inclusi parenti più distanti o estranei, riflettendo il minor grado di priorità nella protezione fiscale.
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Esempi pratici di applicazione della franchigia
Supponiamo che un padre lasci al figlio un’eredità di 1.400.000 euro. In questo caso, il figlio non pagherà imposte sui primi 1.000.000 euro per via della franchigia, ma solo sull’eccedenza di 400.000 euro, con un’aliquota del 4%. In termini numerici, ciò si traduce in un’imposta di 16.000 euro.