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Con l’arrivo della bella stagione, soprattutto con l’inizio della primavera, generalmente ci si dedica a una cura e a una pulizia più accurate della casa: si parla di pulizie di primavera, o di Pasqua, dato che tale festività cade in questo periodo.
Ma come mai si chiamano pulizie di primavera? E come nascono? Cerchiamo di capire quali sono le origini culturali, religiose e fisiologiche di questa abitudine.
Le pulizie legate al ciclo delle stagioni e ai ritmi fisiologici
Le pulizie di primavera sono collegate all’idea di nuovo inizio, di rinnovamento determinati dal risveglio della natura. Questo concetto è connesso ai cicli naturali della vita degli uomini, degli animali e delle piante.
Si tratta, quindi, di una tradizione presente nelle società di tutto il mondo fin da tempi antichissimi.
Tale tradizione ha un significato simbolico e simboleggia il passaggio dall’inattività della stagione invernale alla rinascita della primavera, perciò pulire a fondo, eliminare ciò che è inutile, riorganizzare gli spazi sono attività che servono a fare chiarezza e dare ordine fisico e mentale.
Inoltre, c’è anche un aspetto fisiologico importante: la presenza di una maggiore o minore quantità di luce naturale regola la produzione di melatonina, un ormone che determina il ritmo circadiano e l’alternanza sonno-veglia.
Con l’arrivo della primavera e di una maggiore quantità e durata della luce solare, viene prodotta meno melatonina, il che rende l’individuo più attivo e più energico.
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Le origini culturali e religiose delle pulizie di primavera
Le principali religioni occidentali e orientali assimilano questo concetto e lo declinano adattandolo alle proprie tradizioni.
Nella religione ebraica, vengono effettuate delle pulizie di primavera durante la Pasqua ebraica, quando sono eliminate le tracce di pane lievitato, che simboleggia la fuga dall’Egitto e il viaggio verso la libertà.
Nella religione cattolica, in corrispondenza del Giovedì Santo che precede la Pasqua, i fedeli puliscono gli altari delle chiese.
Anche per il Nowruz, il capodanno persiano, che cade all’equinozio di primavera, le persone lavano i tessuti della casa e i vestiti per prepararsi alla festa.
In Cina, in corrispondenza del Capodanno lunare cinese, è consuetudine pulire la casa per eliminare la sfortuna e per favorire la prosperità per il nuovo anno.
In Thailandia, per il Capodanno thailandese di tradizione buddista, detto Songkran, che avviene in aprile, si puliscono le case, le scuole e gli spazi pubblici per purificarli e si lavano le strade e le statue di Buddha per eliminare la sfortuna dell’anno precedente.